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Cronaca

Risorge preziose per l'Ausl: 230mila euro tra donazioni e sponsoring

Sostegno alla ricerca e acquisto di macchinari all’avanguardia, ma anche umanizzazione dei reparti ospedalieri e realizzazione di percorsi di cura per specifiche patologie

Sostegno alla ricerca e acquisto di macchinari all’avanguardia, ma anche umanizzazione dei reparti ospedalieri e realizzazione di percorsi di cura per specifiche patologie. La generosità di privati cittadini, enti e aziende del territorio, insieme all’attività di sponsoring, è una risorsa preziosa per la sanità cesenate, che nel 2011 ha potuto beneficiare di donazioni in beni e in denaro e sponsorizzazioni per un totale di 232.334 euro.

Ammontano a oltre 138.000 euro le donazioni in denaro provenienti dalle aziende, associazioni e fondazioni del circondario cesenate, alle quali si aggiungono altri 52.500 euro donati da privati cittadini, in molti casi in omaggio a un familiare defunto. In base al desiderio del donatore, che sceglie al momento della donazione a quale iniziativa o servizio aziendale destinare la somma elargita, i versamenti all’Ausl di Cesena sono utilizzati per finanziare progetti specifici e predeterminati, in alcuni casi attivi da anni proprio grazie al contributo dei cittadini.

Uno di questi è il progetto “Pediatria a misura di bambino”, che nel 2011 ha potuto continuare l’attività di umanizzazione delle aree pediatriche dell’ospedale Bufalini e dare continuità all’attività di clown terapia e arte terapia in corsia. Accanto a poco più di 191.500 euro di donazioni in denaro, il 2011 ha registrato donazioni in beni per un totale di 20.866 euro. Completano il quadro del 2011 i 19.790 euro (iva esclusa) di introiti derivanti dall’attività di vendita di spazi pubblicitari all’interno delle strutture aziendali, il  cui ricavato viene utilizzato per migliorare la qualità di vita all’interno delle strutture sanitarie, rendere più confortevole l’ambiente ospedaliero e promuovere l’educazione alla salute.

Le ridotte risorse a disposizione dell’assistenza sanitaria, infatti, a fronte dei bisogni crescenti, inducono sempre più il pubblico a ricercare risorse integrative in modo autonomo e innovativo. In particolare, è la legge finanziaria del 1997 ad aver introdotto la possibilità per gli enti pubblici, comprese le aziende sanitarie, di prevedere forme alternative di finanziamento, tra cui la pubblicità commerciale e la ricerca di sponsorizzazioni, per migliorare alcuni aspetti nella relazione con il cittadino. Dopo quella di Bologna, l’Ausl di Cesena è stata la seconda azienda sanitaria in regione – seguita poi da molte altre – a introdurre un progetto di marketing sociale per contribuire anche in questo modo a colmare il divario crescente tra bisogni dei cittadini e carenza delle risorse disponibili.

Gli obiettivi perseguiti sono stati principalmente l’umanizzazione dell’ambiente ospedaliero (ritenuta una priorità assoluta dai cittadini in un recente rapporto Censis), la “normalizzazione” dell’ambiente ospedaliero e il potenziamento della comunicazione per l’educazione alla salute. Per garantire la trasparenza e la separazione tra il messaggio pubblicitario e l’automatismo della relativa validazione scientifica, la gestione degli spazi disponibili è stata affidata a una concessionaria esterna.  E’ stato inoltre istituito un Comitato etico aziendale con il compito di valutare l’opportunità e liceità delle proposte promozionali, che per scelta iniziale non possono essere inserite nelle degenze e negli ambulatori, ma solo nelle sale d’attesa e negli spazi comuni.

I piccoli e grandi gesti di generosità di privati, enti, associazioni e aziende, oltre a essere segno di gradimento dei servizi resi dall’Azienda Usl di Cesena e preziose testimonianze di una comunità attenta e sensibile ai bisogni di salute, contribuiscono in modo importante al mantenimento di una sanità pubblica a elevata qualità assistenziale.

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