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Cronaca Cesenatico

Stop al fermo pesca: torna il pesce fresco sulla Riviera Romagnola

La tipologia più pescata è stata pesce azzurro con 4.500 tonnellate, mentre nel settore dell’allevamento vongole e cozze si sono attestate sulle 19.500 tonnellate

Tornano in mare i pescherecci della Riviera emiliano romagnola per rifornire i mercati, la filiera e la ristorazione di pesce fresco. Ne dà notizia Coldiretti Impresa Pesca Emilia Romagna, ricordando che la ripresa arriva dopo 43 giorni di stop in tutto l’alto Adriatico, da Trieste a Rimini. "Via libera dunque – sottolinea Coldiretti Impresa Pesca regionale – a fritture e grigliate a “chilometri zero” realizzate con il pescato locale. Durante il blocco delle attività della flotta da pesca aumenta il rischio di ritrovarsi nel piatto  soprattutto al ristorante, prodotto straniero o congelato se non si tratta di quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove non è in atto il fermo pesca, dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare".

"L’attuale format del fermo pesca, inaugurato esattamente 30 anni fa – denuncia Coldiretti Impresa Pesca – ha ampiamente dimostrato di essere inadeguato, poiché non tiene conto del fatto che solo alcune specie ittiche si riproducono in questo periodo, mentre per la maggior parte delle altre si verifica in date differenti durante il resto dell’anno. Da qui la proposta di Coldiretti Impresapesca di differenziare il blocco delle attività a seconda delle specie, mentre le imprese ittiche potrebbero scegliere ciascuna quando fermarsi in un periodo compreso tra l’1 luglio e il 30 ottobre".

In un Paese come l’Italia che importa durante l’anno più di 2 pesci su 3 consumati per effettuare acquisti di qualità al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Ma si può anche rivolgersi alle esperienze di filiera corta per la vendita diretta del pescato che Coldiretti Impresapesca ha avviato presso la rete di Campagna Amica.

"In Emilia Romagna – informa Coldiretti Impresapesca regionale – c’è una flotta di pescherecci di 627 barche che nel 2015 hanno pescato 9.500 tonnellate di pesce, con un aumento negli ultimi dieci anni del 7,3 per cento per un valore all’origine di 28,5 milioni di euro (+9,9% dal 2005). La tipologia più pescata è stata pesce azzurro con 4.500 tonnellate, mentre nel settore dell’allevamento vongole e cozze si sono attestate sulle 19.500 tonnellate".

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