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Cronaca

"Riportata in vita dai medici col mio bimbo in grembo", la storia di Annalisa

Una grave patologia le ha portato via la memoria ma la 'favola' di Annalisa racconta la professionalità e umanità dei medici che hanno salvato lei e suo figlio

Una straordinaria storia a lieto fine quella di Annalisa, una donna di 33 anni  affetta da una grave patologia, la Mav (malformazione artero-venosa), 'riportata alla vita' grazie alla professionalità dello staff del reparto di Rianimazione dell'ospedale Bufalini.

Annalisa, incinta al momento del malore, è stata salvata in extremis, così come Tommaso, il piccolo nato dieci giorni più tardi, e di cui si sono presi cura medici e infermieri della Terapia intensiva neonatale del Bufalini.

La malformazione ha portato via la memoria ad Annalisa, ma questo non attenua la grandiosità di questa vicenda, che può essere di supporto per altre madri che si trovano in situazioni analoghe. E per Tommaso, che proprio oggi compie un anno.

"Ho scoperto di essere incinta il 12 Febbraio 2018 - racconta Annalisa - dopo tanta attesa, il test positivo.. Ho avvisato la mia ginecologa e lo stesso giorno ho fatto la prima visita.  Sullo schermo è comparso quel 'puntino', misurava 3,5 cm. Tutto andava bene, ma era troppo presto per poterlo annunciare, così sono iniziati i giorni di acido folico e pipì ogni dieci minuti. Data presunta del parto, 14 Ottobre 2018, mentre passavano i giorni e io non riuscivo ancora a crederci".

Annalisa racconta la sua ansia e fibrillazione: "Sono iniziati anche i primi esami. Bi-test tutto bene, andavano bene anche gli esami del sangue, fino al dna fetale, che abbiamo dovuto ripetere due volte perché sembrava non ce ne fosse abbastanza nel sangue. Ero in super paranoia, nonostante la mia ginecologa mi dicesse di stare tranquilla, che lo avremmo ripetuto".

Poi la ragazza racconta quei momenti drammatici in cui è stata colpita dal malore: "Un lunedì mattina mi sveglio, mi passo una mano tra i capelli e non ci sono più, sono praticamente rasati. Cerco di guardarmi attorno, vedo le persone ma nessuno di loro in modo chiaro, riconosco mia mamma e chiedo cosa è successo".

"Mia mamma mi ha raccontato che il 2 Luglio, mi sono svegliata presto con un un gran mal di testa, non riuscivo nemmeno a scendere dal letto, il mio compagno ha deciso di portarmi al pronto soccorso di Lugo dove la dottoressa si è subito resa conto della gravità della situazione, e lo ha comunicato ai miei parenti. Sono stata portata d’urgenza al Bufalini di Cesena, quando sono arrivata ero già rasata, la dottoressa aveva già finito il turno ma è stata fatta tornare".

Quella della 33enne è una situazione disperata: "Quando la dottoressa ha visto la mia situazione ha comunicato che una 'cosa' così non l’aveva mai vista, ma che ci avrebbe comunque provato". Ma la straordinaria professionalità dei medici del Bufalini salva la vita ad Annalisa e al bambino: "Qualche giorno dopo mi dicono che ho un figlio, ma io non ricordo nemmeno di essere stata incinta, il mio bimbo è nato il 12 Luglio esattamente 10 giorni dopo il mio intervento, è in terapia intensiva neonatale".

La storia di Annalisa racconta anche la grande umanità di medici e operatori sanitari: "Alle 10 arrivava Marina (la mia super fisioterapista), mi metteva a sedere nel letto e io piangevo, non volevo alzarmi mi veniva solo da vomitare. Ma lei ogni mattina stava seduta a fianco a me, parlavamo e mi tranquillizzava, mentre nel pomeriggio andavo dalla Neuropsicologa (la Dottoressa Brunelli, grandissima donna dal cuore enorme) dove mi faceva fare tutti gli esercizi per poter 'riattivare' la memoria".

Una storia a lieto fine che può dare forza ad altre mamme che possono trovarsi in situazioni analoghe: "Sì, abbiamo un figlio, fatto nascere il 12 Luglio alle 19,09 con taglio cesareo, pesava 910 grammi per 35 centimetri. Vogliamo ringraziare le nostre famiglie per essere sempre al nostro fianco. i medici e le infermiere della Terapia intensiva neonatale, i medici e le infermiere della rianimazione del Bufalini, il Dottor Teodorani, la Neuropsicologa Brunelli e la Fisioterapista Marina dell’Ospedale Marconi di Cesenatico".
 

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