rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Si apre la nuova fase delle Provincia, ecco la nuova giunta che lavorerà gratis

Cambia la Provincia e cambia l'assetto della nuova giunta provinciale in vista delle trasformazioni dei prossimi mesi. Se l'idea comune è che le Province siano state abolite, così non è

Cambia la Provincia e cambia l’assetto della nuova giunta provinciale in vista delle trasformazioni dei prossimi mesi. Se l’idea comune è che le Province siano state abolite, così non è. Lo spiega il presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi che da lunedì è in proroga fino alla fine dell’anno, per effetto della legge di riforma degli enti provinciali: “Per i cittadini è consolidata l’idea che le Province non esistano più, d’altra parte anche la politica lo ha detto e ridetto. Lo è anche per gli altri enti, tanto che, per fare un esempio, senza polemica, già la Camera di Commercio non ci manda i suoi atti, mentre sempre più spesso sento sindaci che mi dicono, magari mal suggeriti dai loro dirigenti, ‘quindi da oggi mi occupo io di questa cosa qui?’”.

PROVINCIA IN PROROGA. E invece? “Non è così, a prescindere che può piacere o non piacere”, continua Bulbi. Con una conferenza stampa precisa lo ‘stato dell’arte’ sulle Province, nel giorno in cui invece sarebbe dovuto scadere il suo mandato: “Per legge c’è una proroga fino alla fine dell’anno per l’ordinaria amministrazione, che significa che possiamo fare praticamente tutto a parte certi atti straordinari. Questa legislatura è partita precaria fin dall’inizio, e invece si ritrova ad essere la più longeva. Diverse volte si è ipotizzata una fine anticipata e invece ci troviamo addirittura in proroga”.

D’altra parte il paradosso della situazione è che da una parte si parla di scomparsa dell’ente Provincia, dall’altra ci sono incombenze di legge per cui l’ente è addirittura obbligato a continuare a rimanere in vita. Lo spiega Maurizio Brunelli, assessore all’amministrazione e controllo: “Dobbiamo garantire tutti i servizi fino alla ri-assegnazione delle funzioni. Non ci sono ancora i decreti interministeriali che ridefiniscono i compiti”. Insomma, fino a quando una legge non dirà chi fa cosa la Provincia continuerà a fare quello che ha sempre fatto fino ad ora.

LA NUOVA GIUNTA. Cosa cambia quindi? La modifica non è da poco dal punto di vista politico: il Consiglio Provinciale non esisterà più. Presidente e assessori, invece, restano in carica ma gratuitamente fino al 31 dicembre 2014, vale a dire per altri sei mesi. Affiancheranno Massimo Bulbi gli assessori Maurizio Brunelli, Marino Montesi, Bruna Baravelli, Gianluca Bagnara, Denis Merloni e Luciana Garbuglia. Esce, invece, Guglielmo Russo, per questo la vice presidenza passerà a Maurizio Brunelli, mentre Bruna Baravelli avrà delega di firma, per garantire continuità in caso di assenza del presidente e del vicepresidente.

Guglielmo Russo, eletto presidente della cooperativa Cad, che opera nel sociale, lascia dopo 5 anni di governo accanto a Bulbi. Commenta così Russo: “E’ stata una scelta ponderata, che deriva anche dal non lasciare alcun sospetto di incompatibilità tra i due ruoli. Se devo lasciare un’indicazione in eredità a chi viene dopo sono senza dubbio le politiche di sistema a rimanere il nervo scoperto di questo territorio”.

Per gli altri assessori, invece, l’incarico sarà completamente gratuito. Precisa Bulbi: “Come diciamo in Romagna sarà totalmente ‘a gratis’, questo significa completamente. Dovranno pagare di tasca loro anche l’assicurazione per gli amministratori e un panino, se a pranzo resteranno a mangiare. Ringrazio la loro scelta di rimanere, assieme abbiamo valutato cosa era meglio fare. Avrei potuto dimettermi e chiudere questa fase, invece abbiamo scelto di rimanere al nostro posto per garantire i servizi di prossimità ai cittadini e alle imprese”.

LA FUTURA PROVINCIA. Come sarà dall’inizio del 2015 il nuovo ente Provincia, che comunque non sparirà neanche dopo quella data? Lo illustra Bulbi: “A settembre dovrò convocare i nuovi elettori della Provincia, vale a dire i consiglieri comunali dei trenta comuni del territorio. Loro eleggeranno, con un voto ponderato, il nuovo Consiglio Provinciale, fatto di sindaci, consiglieri comunali e consiglieri provinciali uscenti. Al loro interno il Consiglio Provinciale dovrà scegliere il Presidente, scelto tra i sindaci. Quindi fino alla fine dell’anno il nuovo Consiglio dovrà lavorare allo statuto della nuova Provincia”. E dall’anno venturo? Conclude Bulbi: “Ci saranno delle funzioni che resteranno in capo alla Provincia, inoltre è stata data la possibilità alle Regioni di attribuirne di nuove. Si pensi che in Emilia-Romagna la Regione ha delegato 60 competenze alle Province, quindi potrebbe scegliere di riportarle tutte a Bologna così come confermarle tutte e 60 alla Provincia”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Si apre la nuova fase delle Provincia, ecco la nuova giunta che lavorerà gratis

CesenaToday è in caricamento