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Cronaca

Terapia antitumorale, anche Aprofruit al fianco della ricerca oncologica

Lo strumento, installato in questi giorni, e già in funzione, servirà ad incrementare l'efficacia nell'indurre una reazione contro il tumore da parte del sistema immunitario del pazient

Il vaccino a cellule dendritiche come terapia antitumorale sta ottenendo sempre maggiori successi. Tra gli Istituti in prima linea nella messa a punto di queste innovative terapie figura l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori Irst Irccs. L'Irst è, infatti, pronto ad ampliare la propria proposta terapeutica mettendo in campo nuovi vaccini con questo tipo di cellule. Grazie al prezioso sostegno da parte dell’azienda Apofruit, l’Istituto Oncologico Romagnolo (Ior) ha potuto acquistare un sofisticato apparecchio denominato “Clinimacs” e destinarlo al Laboratorio di Terapia Cellulare Somatica Irst dove vengono studiati e sviluppati i vaccini a cellule dendritiche.

Lo strumento, installato in questi giorni, e già in funzione, servirà ad incrementare l’efficacia nell’indurre una reazione contro il tumore da parte del sistema immunitario del paziente. Il “Clinimacs”, attraverso un particolare sistema di marcatura delle singole cellule e l’utilizzo di campi magnetici permetterà, infatti, di separare e arricchire il materiale cellulare.

L’innovativa terapia con cellule dendritiche sarà rivolta in particolare ai pazienti affetti da melanoma maligno, da tumori del colon-retto e tumori del rene. Punti di forza di questo vaccino sono rappresentati dal fatto che viene preparato partendo da cellule provenienti dal paziente stesso e somministrato con semplici iniezioni intradermiche; inoltre, il vaccino, è virtualmente privo di effetti collaterali.

“La nostra iniziativa – spiega Mirco Zanotti, oresidente di Apofruit Italia - rappresenta da un lato un segno di riconoscenza verso lo Ior che ha permesso di costruire una rete all’avanguardia per la lotta contro i tumori e dall’altro il nostro contributo alla ricerca che l’Istituto continua a portare avanti con tecniche sempre più innovative ed efficaci”.

"L’auto‐vaccino viene prodotto utilizzando particolari cellule isolate dal sangue del paziente che vengono messe a contatto con un estratto di cellule tumorali ottenute dal paziente stesso - spiega Massimo Guidoboni, responsabile dell’unità operativa di Immunoterapia e Terapia cellulare Somatica Irst  in modo da “re-insegnare” al sistema immunitario a riconoscere le cellule del tumore. A questo punto vengono re‐iniettate nel paziente come vaccino che, al momento, funziona nei due terzi dei pazienti trattati".

“I risultati raggiunti e le prospettive offerte dall’Immunoterapia e dalla Vaccinoterapia, ha dichiarato Dino Amadori, presidente Ior e direttore Scientifico Irst Irccs, offrono uno dei migliori esempi della capacità e dell’efficacia della ricerca traslazionale ovvero di quel tipo di ricerca che mira al più rapido trasferimento dei risultati di laboratorio alla pratica clinica. Ringrazio pertanto Apofruit per l’importante sostegno nell’acquisto del Clinimacs.”

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