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Cronaca

Completata a Cesena una ricerca medica sui trapianti di cute

"La ricerca finanziata dalla Fondazione esplora un ambito scientifico (quello della ricostruzione del mantello cutaneo e connettivo) di fondamentale importanza"

La ricercatrice Martina Ghetti grazie alla borsa di studio finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena ha potuto approfondire e portare a termine il proprio progetto di ricerca alla Banca Regionale della Cute dell'Ausl Romagna (direttore Davide Melandri), distretto di Cesena.

Tra gli obiettivi del progetto di dottorato, guidato da Elena Bondioli responsabile dell’attività di ingegneria tissutale e da Giovanna Cenacchi (Università di Bologna),c'è stato quello di studiare i meccanismi rigenerativi del derma omologo decellularizzato post-impianto, utilizzato in pazienti affetti da difetti di parete addominale

I difetti di parete addominale possono essere causati da traumi, ustioni, trattamento di sindromi addominali e resezioni di tumori addominali. Differenti metodi per la riparazione di questi difetti sono stati descritti, tra cui l’utilizzo di lembi autologhi e di biomateriali sintetici impiantabili. Dal 2009 ad oggi la Banca Regionale della Cute, in seguito ad autorizzazione da parte del Centro Nazionale Trapianti (CNT), ha prodotto e distribuisce un sostituto cutaneo a partire dalla lavorazione di derma omologo di donatore multiorgano e multitessuto a livello nazionale in svariati ambiti di applicazione clinica. Pertanto è stato interessante raccogliere i dati clinici dei pazienti ad un anno dal trapianto con derma omologo decellularizzato. I risultati clinici e biologici ottenuti evidenziano che il derma omologo decellularizzato è un ottimo bioprodotto in grado di riparare questo tipo di patologie, integrandosi con i tessuti circostanti del paziente senza creare reazioni avverse.

Il presidente della Fondazione Bruno Piraccini, nel congratularsi con la ricercatrice per gli esiti della ricerca, ha ricordato che “la ricerca finanziata dalla Fondazione esplora un ambito scientifico (quello della ricostruzione del mantello cutaneo e connettivo) di fondamentale importanza nella cura del paziente, se si considera che, in questi casi, l'ostacolo terapeutico principale è rappresentato dall'estensione delle lesioni in quanto, a causa della limitata disponibilità di cute sana adatta al prelievo, il tessuto utilizzabile per la ricostruzione risulta insufficiente".

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