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Cronaca

Referendum anti casta, il Comune: "Il comitato non manda le schede"

al Comune di Cesena sono giunte continue sollecitazioni da parte di cittadini interessati a sottoscrivere la proposta referendaria

In questi giorni, tramite la stampa locale, i social network, telefonate e mail, al Comune di Cesena sono giunte continue sollecitazioni da parte di cittadini interessati a sottoscrivere la proposta referendaria presentata dal “Comitato promotore Referendum per l'indennità parlamentari”.

Le modalità per la raccolta delle sottoscrizioni su proposte referendarie e di iniziativa legislativa sono disciplinate dalla Legge 352 del 1970, che indica nel dettaglio le attività e le competenze in capo all'Amministrazione comunale. In particolare, la legge stabilisce come il Comitato promotore sia chiamato, per il tramite dei propri delegati, a presentare alla Segreteria Comunale dell'ente moduli compilati con il quesito referendario. Il Segretario vidima detti moduli, riconsegnandoli al Comitato facendoli poi pervenire all'ufficio Demografico, affinché i cittadini possano sottoscrivere la proposta.

Terminato ogni singolo modulo, l'ufficio Anagrafe chiede all'ufficio Elettorale i certificati elettorali dei singoli cittadini sottoscrittori. A questo punto il modulo sottoscritto dai cittadini, con i relativi certificati elettorali, viene rispedito al Comitato. L’Amministrazione non potrebbe in alcun modo procedere in via autonoma a stampare moduli, anche se disponibili sul sito internet del Comitato e a procedere alla loro vidimazione tramite il Segretario comunale, perché il Comitato promotore è l’unico referente responsabile della raccolta delle firme e legittimato ad assumere le decisioni in merito. Lo stesso Comitato ha espressamente richiesto di essere informato tempestivamente per l’inoltro di altri modelli, cosa che è stata fatta in data 7 luglio 2012. L’Amministrazione comunale sta pertanto seguendo in occasione di questa iniziativa referendaria le modalità già seguite per i referendum negli anni scorsi.

Nel caso specifico, il Comitato promotore del Referendum per l’indennità ai parlamentari ha consegnato un unico modulo vidimato per la raccolta di 50 sottoscrizioni. Le firme sono state tutte raccolte e, complete dei certificati, rispedite dal Comune di Cesena in data 16 luglio al Comitato stesso, che ha sede a Roma, in Via Aurelia 145.

Nonostante la comunicazione del 7 luglio, al momento, non sono giunti ulteriori moduli e quindi il Comune di Cesena (sia l'ufficio Demografico-Anagrafe che Elettorale) non ha responsabilità alcuna rispetto alla lamentele pervenute.

"Attendiamo fiduciosi - scrive l'amministrazione - un “segno d’attenzione” da parte del Comitato promotore del referendum certi che lo stesso sforzo compiuto - attraverso i mass media nazionali - per promuoverlo, possa caratterizzare un impegno organizzativo almeno utile a farci giungere moduli dei quali oggi siamo sprovvisti. Gli uffici comunali sono quotidianamente a disposizione dei cittadini e non è certo gradevole sentirsi indicati come coloro che non stanno garantendo collaborazione. Suggeriamo anzi ai cesenati interessati alla sottoscrizione della proposta referendaria, ad inviare mail e lettere al Comitato promotore di questo referendum, sollecitando l’invio dell’apposita modulistica".

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