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Cronaca

Sgominata banda di rapinatori: finisce in manette nel giorno del compleanno

Lo scorso settembre erano stati arrestati altri due componenti della banda (Angelo Dario Lo Giudice di 28 anni e Antonino Russo di 26, entrambi incensurati), accusati di aver partecipato anche ad una rapina messo a segno il 28 settembre 2012 alla Banca di Cesena di piazza Partigiani alle Vigne, che fruttò circa 65mila euro

Nel pacchetto del regalo di compleanno un'ordine di carcerazione. Gli agenti della Squadra Mobile di Forlì, diretti dal dirigente Claudio Cagnini, hanno chiuso il cerchio delle indagini relative ad una serie di rapine commesse in banca a Cesena, assicurando alla giustizia Andrea Asero Barbaro, accusato di aver partecipato al colpo di 250mila euro messo a segno il primo marzo del 2013 alla Romagna Cooperativa di via Vittorio Veneto.

L'ordine di custodia cautelare in carcere, richiesto dal sostituto procuratore Filippo Santangelo e firmato dal giudice Camillo Poillucci, è stato eseguito nel carcere di Reggio Emilia, dove si trova per una rapina in banca commessa il 3 aprile scorso. In manette è finito anche Alfio Zerbo, che precedentemente si trovava ai domiciliari a Catania. Quest'ultimo, secondo gli inquirenti, avrebbe partecipato all'assalto da 250mila euro, ma anche alla rapina del 10 dicembre 2012 alla Cassa di Risparmio di Cesena di via Viareggio (bottino 18mila euro).

Lo scorso settembre erano stati arrestati altri due componenti della banda (Angelo Dario Lo Giudice di 28 anni e Antonino Russo di 26, entrambi incensurati), accusati di aver partecipato anche ad una rapina messo a segno il 28 settembre 2012 alla Banca di Cesena di piazza Partigiani alle Vigne, che fruttò circa 65mila euro.

Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile, la banda agiva nelle ore pomeridiane con un 'modus-operandi' collaudato: tre individui facevano irruzione negli istituti di credito armati di cutter (Lo Giudice e Russo col volto travisato da parrucche), mentre un altro faceva da palo all'esterno. I banditi sequestravano clienti ed impiegati, attendendo l’apertura temporizzata della cassaforte. Ad aiutare il lavoro degli inquirenti un testimone, che aveva notato una vettura "pulita" con alcune persone a bordo fuggire a forte velocità nella zona dove venne poi rinvenuta l’auto rubata e utilizzata per effettuare il colpo.

Le indagini, con intercettazioni e verifiche dei transiti in autostrada e mare, hanno consentito di risalire alla vettura, una "Fiat Brava" intestata a Lo Giudice. Il primo ad esser arrestato è stato Russo, mentre Lo Giudice è stato assicurato alla giustizia lo scorso settembre. Entrambi sono stati accusati di rapina aggravata e continuata, sequestro di persona a scopo di rapina, furto di auto e porto di oggetti atti a offendere. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Filippo Santangelo, hanno permesso di individuare gli altri due componenti della banda: Zerbo e Asero Barbaro.

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