rotate-mobile
Cronaca

Terribile rapina alla "Filatelia Numismatica 2000", svolta nelle indagini: 4 arresti

Era tarda mattinata quando fecero irruzione nel punto vendita due individui che aggredirono senza scrupoli il titolare Franco Serra

Assicurati alla giustizia i responsabile della violentissima rapina commessa il primo marzo del 2013 alla "Filatelia Numismatica 2000" di Cesena. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Forlì, insieme a quelli della Compagnia di Cesena, con il supporto dei militari del Nucleo Investigativo di Venezia, hanno arrestato quattro persone con l'accusa di tentato omicidio, rapina e sequestro di persona Era tarda mattinata quando fecero irruzione nel punto vendita due individui che aggredirono senza scrupoli il titolare Franco Serra. La vittima, dopo essere stata colpita con un violento pugno al volto, è stata legata, imbavagliata e percossa brutalmente, tanto da causarle gravi fratture al torace, al volto e alla testa, con ematoma cerebrale, e indotto in stato di coma.

Terribile rapina alla "Filatelia Numismatica 2000" (foto di Davide Sapone)

Fortunatamente, due residenti della zona, dopo aver notato due soggetti uscire di corsa dal negozio hanno fermato una pattuglia della Guardia di Finanza in transito, per segnalare il loro strano comportamento. I militari, dopo aver tentato invano di contattare il titolare, hanno forzato la porta di ingresso del negozio, rinvenendo il numismatico legato e imbavagliato al piano sotterraneo.

L’uomo tra le poche parole era riuscito a riferire ai soccorritori: "… due stranieri". I primi accertamenti hanno permesso di verificare che gli aggressori rubato un telefono cellulare ed un pc portatile, nonostante nel negozio fossero presenti rari pezzi numismatici e denaro contante. Dopo il primo intervento delle Fiamme Gialle, le indagine avviate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Forlì e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cesena hanno preso in considerazione ogni ipotesi.

L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona non hanno fornito contributi significativi. Nella primavera del 2015 le indagini si sono orientate verso un gruppo di moldavi e ucraini, fortemente sospettati di essere responsabili di analoghe rapine commesse con brutale violenza, non solo in Provincia di Forlì. I successivi sviluppi delle indagini, in particolare fondati sulla testimonianza di testimoni e informazioni acquisite negli ambienti criminali hanno consentito, pur con grandi difficoltà, di mettere i primitasselli che hanno poi costituito la base per il successivo impianto accusatorio.

L’attività ha permesso di indirizzare l’attenzione nei confronti di un italiano, legato sentimentalmente ad una donna ucraina, frequentatore di aste numismatiche e conoscente della vittima, quindi informato del suo rilevante volume d’affari. Si ritiene che l’uomo abbia riferito le informazioni in suo possesso al figlio della compagna, a sua volta in contatto con soggetti dell’est Europa, dediti a reati contro il patrimonio. Attraverso approfondite analisi si è così riusciti a individuare alcune utenze fittiziamente in uso a soggetti moldavi dimoranti nella zona di Mestre. La ricostruzione della loro biografia criminale, anche in collaborazione con le polizie di altri Paesi europei, ha permesso di raccogliere elementi fortemente probanti della loro partecipazione alla rapina. Nel corso dell’indagine, determinante è stato il contributo della parte offesa la quale, pur ancora fortemente provata dal trauma subito, è stata in grado di riconoscere il volto di uno dei suoi aggressori, anche dopo tre anni dal fatto.

Sulla base degli elementi acquisiti, nonché per l’estrema gravità del fatto, anche caratterizzata dalla totale gratuità della violenza, il sostituto procuratore Laura Brunelli ha richiesto l’emissione della custodia cautelare in carcere al giudice per le indagini preliminari Luisa Del Bianco per i reati di tentato omicidio, rapina pluriaggravata e sequestro di persona. Le manette sono scattate per un moldavo, già noto alle forze dell'ordine, rintracciato a Mestre, un ucraino ed un italiano. Un quarto soggetto è stato raggiunto dalla misura cautelare nel carcere di Rimini, odve si trova già detenuto perché arrestato dalla Compagnia di Cesena per una precedente rapina commessa, nel dicembre 2014 in un’abitazione di Longiano.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terribile rapina alla "Filatelia Numismatica 2000", svolta nelle indagini: 4 arresti

CesenaToday è in caricamento