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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cesenatico

Raccolta firme per salvare la rotonda dalla demolizione, Il Comune: "Procederemo lo stesso"

Lo smantellamento della contestata rotonda su via Cesenatico, a Villalta, procederà secondo i progetti. Lo ribadisce il sindaco Roberto Buda. Un comitato che si batte per il mantenimento della rotatoria sostiene di aver già raccolto 150 firme

Lo smantellamento della contestata rotonda su via Cesenatico, a Villalta, procederà secondo i progetti. Lo ribadisce il sindaco Roberto Buda, l’assessore alla viabilità Giovannino Fattori e il presidente Comitato di zona Villalta/Borella Umberto Cestelli. Un comitato che si batte per il mantenimento della rotatoria sostiene di aver già raccolto 150 firme contro l’intervento di demolizione della rotatoria. Al comitato risponde l’amministrazione Buda: “Circa la raccolta firme “pro rotonda” alla quale hanno aderito circa 150 persone,  si sottolinea che, in seguito ad una verifica, è emerso che i firmatari residenti nelle vie XXV Aprile e Caduti di tutte le Guerre, non sono rappresentative di nemmeno la metà dei residenti nella zona direttamente interessata”.

Inoltre, come soluzione alternativa proposta dal comitato, vale a dire una segnaletica più evidente per annunciare la rotonda “fuori asse” questa ha un costo più o meno uguale alla demolizione stessa, ma non raggiunge – a detta del Comune – lo stesso livello di sicurezza: “Quanto suggerito dal portavoce del Comitato “pro rotonda” circa i lavori inerenti all'eliminazione del pavè e miglioramento della segnaletica stradale, tramite l'installazione di portali, al fine di rendere maggiormente visibile la segnaletica relativa alla circolazione in senso rotatorio, questi comportano, in forma empirica, la spesa di una somma che si aggira sulle 20.000 €, mentre per la soluzione proposta da questa Amministrazione, il costo è previsto in 25.000 €. La differenza che sottende i due pensieri è da ricercarsi nel tenore degli interventi dove il primo, oltre ad essere ripetitivo della situazione in essere, lascia intatte le criticità espresse in più occasioni. La soluzione proposta da questa Amministrazione risulta definitiva in quanto risolve il problema della sicurezza, con metodi già ampiamente sperimentati: l'innalzamento di tutta l'area di intersezione induce i veicoli ad una velocità talmente ridotta tale da garantire la massima sicurezza della circolazione”.

Il problema, come è noto, è la struttura della rotonda, particolarmente fuori asse rispetto alla linea retta di via Cesenatico. La rotonda in questo modo risulta un intralcio per i mezzi pesanti, molti dei quali la percorrerebbero contromano non potendo fare manovra. La circolazione rotatoria, invece, favorisce l’immissione in via Cesenatico dalle strade residenziali laterali. Per il comune “l'ampiezza dell'area rialzata costringerà i veicoli a procedere a velocità limitata consentendo di porre in essere tutta le manovre in sicurezza, compresa la svolta a sinistra per coloro che provengono dalla via Caduti di tutte le Guerre  e che intendono svoltare in direzione Cesenatico”.

E quindi sul passato: “Non risponde a verità l'affermazione che, nell'Assemblea del 2010, convocata dalla precedente Amministrazione, vi è stato un ampio consenso alla rotatoria, ma è vero il contrario dove a fronte dell'insistenza della Giunta di procedere alla realizzazione della rotonda, gli amministratori di allora furono fortemente contestati. Non va nemmeno presa in considerazione l'affermazione che, nell'Assemblea del dicembre 2014, non è stata data informazione; gli avvisi, oltre ad essere stati pubblicati sulla pagina del sito del Comune, sono stati affissi su tutte le vetrine, con foglio A3, degli esercizi pubblici e commerciali. Assemblea che si è espressa, nella quasi totalità dei presenti, favorevole allo smantellamento del manufatto in luogo di un innalzamento di tutta l'area di intersezione: assemblea molto partecipata alla quale hanno preso parte circa una trentina di persone”.

Vi è poi il nodo spinoso che per realizzare questa rotonda solo alcuni anni fa si sono spesi 140mila euro dalle casse pubbliche. Sul punto il comune spiega che “la situazione economica non può essere chiamata in causa per abbassare i livelli di sicurezza; tuttavia era necessario farne riferimento in sede di costruzione dove sono stati spesi 140.000 € e, a lavori ultimati, si è resa necessaria una modifica con riduzione del corpo centrale perchè i veicoli non riuscivano a curvare”.

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