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Cronaca

Ecco la "Romagna Leonardiana": sette comuni uniti nel segno di Leonardo da Vinci

In vista del 500° anniversario della morte del grande genio rinascimentale 7 Comuni si alleano per promuovere e valorizzare gli aspetti storici, ambientali e culturali della Romagna leonardiana

Ratificato martedì nel municipio di Cesena nella Sala degli Specchi il protocollo per la Valorizzazione della “Romagna Leonardiana”. Hanno firmato i rappresentanti di sette comuni delle terre di Romagna, Cesena, Cesenatico, Sogliano al Rubicone, Faenza, Rimini, Imola e Cotignola che a vario titolo legano la loro storia alla venuta di Leonardo da Vinci in Romagna dall'otto agosto a dicembre del 1502. I comuni firmatari si impegnano a valorizzare il personaggio Leonardo in occasione dell'anno 2019 anniversario del 500° della morte avvenuta nel castello di Cloux, presso Ambois, nella valle della Loira in Francia.

Per celebrare la loro ereditarietà leonardesca i sette comuni sanciscono di promuovere iniziative condivise e intraprendere un percorso comune per dialogare in modo incisivo con gli interlocutori istituzionali. “Il sodalizio nasce al momento - come ha sottolineato l'assessore cesenate Christian Castorri - senza fondi comuni se non lasciati alle singole delibere dei municipi, ma una volta in atto il protocollo si avrà più forza nella ricerca di contributi nei confronti della regione Emilia Romagna o altre forme di sovvenzione non esclusi i privati”.

Al di là del personaggio storico di primaria grandezza che fu Leonardo da Vinci, la riscoperta di luoghi, monumenti e momenti vissuti dall'illustre nelle terre di Romagna saranno un grande incentivo al turismo storico-culturale. A questo proposito verrà nominato un comitato tecnico-scientifico del circuito dei Comuni Leonardiani composto da esperti nella ricerca scientifica, storico artistica che svolgerà compiti di indirizza e controllo. Seppur estremante limitata nell'arco di pochi mesi da agosto a dicembre la venuta di Leonardo, su invito di Cesare Borgia a "vedere, mesurare, et bene extimare e a considerare li lochi et forteze e li stati nostri, ad ciò che secundo loro exigentia ed suo iudicio possiamo provederli”, in pratica un “Architecto et Ingegnero Generale”, è descritta con dovizia di particolari nel “Codice” L. Non solo per i luoghi visitati , ma anche per le considerazioni di carattere sociologico che il toscano seppe ricavare nel conoscere e osservare le genti di Romagna.

Il viaggio nelle terre conquistate, ma non domate dal Borgia, iniziò l'otto agosto a Rimini per concludersi a Imola dopo aver vissuto per qualche tempo a Cesenatico, Cesena, Faenza. In queste città seppe valorizzare e proporre sostanziose modifiche strutturali, che non vennero messe in pratica per la morte del Papa che proteggeva il Duca Valentino, ma, ad esempio, a Imola lasciò una splendida mappa della città attualmente proprietà della famiglia reale dei Windsor in Inghilterra. Sogliano al Rubicone e Cotignola, pur non essendo direttamente interessate al viaggio su incarico del Borgia, tuttavia conservano ricordi leonardeschi in quanto nella prima città Da Vinci studiò il modo di parlare dei pastori e proprio per questo gli è stato dedicato un museo e un parco, mentre la seconda fu patria della famiglia Sforza per la quale lavorò a molte opere pubbliche e artistiche.

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