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Cronaca

Protezione civile, “Io non rischio”: in Piazza Giovanni Paolo II torna la campagna nazionale

L’iniziativa andrà in scena nel weekend, si rivolge ai cittadini e vedrà protagonisti i volontari della Protezione civile

Promuovere una cultura della prevenzione, formare un volontario più consapevole e specializzato e avviare un processo che porti il cittadino ad acquisire un ruolo attivo nella riduzione dei rischi. Sono questi gli obiettivi di “Io non rischio”, campagna informativa nazionale sui rischi naturali e antropici che arriverà anche a Cesena in questo fine settimana. L’iniziativa si rivolge ai cittadini e vedrà protagonisti i volontari di Protezione civile e tutti gli uomini e le donne che contribuiscono quotidianamente alla riduzione del rischio attraverso il proprio costante impegno.

Pertanto, sabato 12 e domenica 13 ottobre volontari e volontarie di Protezione civile allestiranno punti informativi della campagna nazionale “Io non rischio” nelle piazze delle città italiane per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto.  A Cesena la due giorni si terrà in Piazza Giovanni Paolo II (davanti al Duomo) dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, con i volontari del GCVPC - Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile - del Comune di Cesena, che risponderanno alle domande dei cittadini distribuendo materiale informativo e organizzando attività didattiche per i più piccoli.

L’edizione 2017 della Campagna informativa ha coinvolto oltre 7000 volontari e volontarie appartenenti a circa 650 realtà associative, tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia. “Io non rischio” – iniziativa nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in accordo con le Regioni e i Comuni interessati. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione nel 2014 ha poi visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

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