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Cronaca

Esonda il Savio, ma è una simulazione: oltre 600 persone all'esercitazione della Protezione Civile

Varie le operazioni eseguite, che hanno ricalcato esattamente gli interventi previsti in caso di emergenza

Oltre 600 persone hanno partecipato all’esercitazione della Protezione civile svoltasi sabato mattina a Cesena e che ha simulato  l’esondazione del Savio nel quartiere Oltresavio. Infatti, accanto ai circa 200 volontari del Gruppo di Protezione Civile impegnati nell’addestramento  vero e proprio, e al personale di Comune e Unione, sono stati coinvolti circa 300 residenti delle vie Cattolica ed Ex Tiro a Segno, per i quali è scattato il segnale di evacuazione (proprio come se l’acqua stesse arrivando nelle loro case), mentre quattro classi della scuola media di Viale della Resistenza hanno seguito l’attività dei volontari, senza contare i tanti  che hanno assistito.

Varie le operazioni eseguite, che hanno ricalcato esattamente gli interventi previsti in caso di emergenza: sono stati riempiti e posizionati sacchi di sabbia e teloni di protezione lungo la pista ciclabile che corre sull’argine del fiume in via Cattolica, è stata inscenata il salvataggio di una persona con difficoltà motorie rimasta intrappolata ai piani alti di una casa, è stato eseguito il recupero e il soccorso di una persona caduta in acqua ai piedi del Ponte Vecchio, è stato sperimentato l’utilizzo delle motopompe in alcune abitazioni. Meno appariscente, ma altrettanto importante, tutto il lavoro di coordinamento, eseguito nel campo base installato in piazza Anna Magnani.

“Ancora una volta - sottolineano il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore Francesca Lucchi - la Protezione Civile e i suoi volontari hanno confermato l’impegno, il senso di solidarietà, la disponibilità a rimboccarsi le maniche che li anima. Più volte li abbiamo visti all’opera e sappiamo di poter contare sul loro prezioso apporto: di questo li ringraziamo, così come ringraziamo i residenti delle aree interessate all’esercitazione che hanno collaborato con disponibilità".

"Le situazioni di emergenza non sempre sono prevedibili, ma quello che possiamo e dobbiamo fare, oltre alle necessarie opere di prevenzione, è di essere pronti a reagire tempestivamente in caso di bisogno - continuano -. L’esercitazione ha, per l’appunto, l’obiettivo di prepararci a questo (pur con l’auspicio di non doverlo mai sperimentare nella realtà). E proprio per rendere sempre più efficiente e capillare il sistema di allertamento, in questa occasione abbiamo sperimentato per la prima volta un servizio di informazione ai cittadini tramite sms, che provvederemo a diffondere fra la popolazione”. 

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