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Cronaca

Villachiaviche, il sindaco: "Ci vorrebbe un piano regolatore delle antenne"

Lunedì sera si è svolta la Tavola rotonda sul tema "Installazione stazione radio base Telecom Villa Chiaviche", organizzata dal Quartiere Cervese sud e dal Comitato sorto in estate contro l'antenna stessa

Lunedì sera si è svolta la Tavola rotonda sul tema “Installazione stazione radio base Telecom Villa Chiaviche”, organizzata dal Quartiere Cervese sud e dal Comitato sorto in estate contro l’antenna stessa. Era presente anche il sindaco Paolo Lucchi, che su internet commenta l'andamento della serata: “Non capita sempre di poterlo pensare (e quindi scrivere), ma è stata un’assemblea molto utile e di questo ringrazio Alberto Comandini, Presidente del Quartiere, Stefano Grilli, Silvia Pivi, Pierantonio Marongiu e gli altri del Comitato. Certo, quando si parla di temi connessi con la salute (e con i rischi della modernità cui ci siamo condannati) si tende ad alzare naturalmente - e legittimamente - il tono del confronto, si interrompe qualche volta chi sta parlando, si rumoreggia. Ed anche ieri sera è capitato”.

Ma aggiunge il sindaco: “Ma se accade nell’ambito di uno spirito reciproco di rispetto - che presumo abbiamo percepito anche i tecnici di Arpa, dell’Ausl, i Consiglieri comunali presenti (Cinzia Pagni, Bruno Giorgini, Matteo Brighi, Natascia Guiduzzi, Paolo Montesi) – a me non dispiace. In fondo siamo nella Romagna che, per fortuna, ancora non si rassegna alle cose che non ama o non capisce. Come faccio sempre, alla fine della riunione sui temi affrontati ho preso alcuni impegni, che riassumo a futura memoria per me, per i 140 presenti e per chi leggerà queste righe”.

Dice Lucchi: “Nel programma elettorale del centrosinistra sarà più o meno scritto che: ”E’ importante rendere disponibile “Cesena wifi” - la rete wifi gratuita – a tutte le frazioni della città, valutando – in accordo coi quartieri – i luoghi più significativi in cui attivare il servizio, verificando periodicamente, con la collaborazione di Arpa, nell’ambito del Comitato utenti città di Cesena, l’impatto elettromagnetico dei sistemi a radiofrequenza sul territorio. Si deve investire per la creazione di una grande rete cittadina in fibra ottica, binario sotterraneo di progetti e sviluppo urbano e industriale, capace di collegare tutti gli edifici pubblici della città (scuole, sedi di quartiere, servizi decentrati, ecc). In accordo con gli operatori privati, deve essere progressivamente eliminato il “digital divide” (divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie, in particolare internet, e chi ne è escluso), nelle aree ancora non collegate alla rete internet ad alta velocità”.

Ed ancora: “Va previsto un significativo rafforzamento dei servizi on-line, come strumento decentrato di servizio al cittadino ed alle imprese. Con la collaborazione dell’Università e delle imprese del territorio, vanno implementati i progetti pilota di innovazione tecnologica”. Inoltre chiarirò che per la nostra città andrà predisposto una sorta di “Piano regolatore delle antenne”, da strutturare con l’apporto di tecnici, Arpa, Ausl, dei cittadini, naturalmente. Infine mi sono impegnato a far avviare per Cesena un Progetto educativo sull’Elettrosmog, rivolto in particolare ai bambini delle nostre scuole. Riuscirci non sarà difficile, basterà partire dal depliant già ben fatto che ieri sera l’Associazione A.P.P.L.E (Associazione per la prevenzione e lotta all’elettrosmog) ha distribuito ai presenti. E che io, già questa sera, tornando a casa, leggerò assieme ai miei figli”.

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