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Cronaca

Quartiere Novello: parte il percorso operativo per realizzare il progetto di housing sociale

Lucchi, Battistini e Moretti ricordano "che l’intero percorso intrapreso per lo sviluppo di questo progetto è avvenuto tutto all'interno del Consiglio comunale, con la massima trasparenza e nel rispetto totale dei momenti di condivisione con la città"

Con l’atto di conferimento delle aree interessate, sottoscritto dalle parti venerdì sera, il progetto del nuovo quartiere Novello è entrato nella fase più propriamente operativa. Quella che porterà a realizzare oltre 340 alloggi destinati al social housing e a riqualificare uno spazio degradato, che da tempo aveva perso la sua funzione originaria. "Si tratta di due aspetti che ci stanno particolarmente a cuore - affermano il sndaco Paolo Lucchi, il vicesindaco Carlo Battistini e l'assessore alle Politiche di qualificazione urbana, Orazio Moretti -. Con la realizzazione di questo progetto, infatti, si darà una risposta concreta al problema della casa, che anche a Cesena, in questi anni, si è manifestato in tutta la sua gravità".

"E proprio la consapevolezza di essere di fronte a una vera e propria emergenza abitativa ci ha portato a modificare l’impostazione originaria del progetto, scegliendo di dedicare l’intera parte residenziale all’housing sociale, con alloggi a prezzo contenuto in modo da rispondere alle necessità della cosiddetta ‘fascia grigia’, composta da chi (famiglie, giovani coppie, ecc.), pur disponendo di redditi superiori a quelli che danno diritto all'assegnazione di case popolari, non ha la possibilità di acquistare o affittare una casa a prezzi di mercato", affermano gli amministratori.

"Nascerà così un quartiere moderno e funzionale, con caratteristiche d’eccellenza e affacciato su una grande area verde, che contribuirà ad arricchire l’intera città - annunciano -. Arrivati a questo punto, desideriamo ringraziare Edoardo Preger per l'importante lavoro svolto e la Banca di Cesena  per aver creduto a questo progetto decidendo di partecipare al fondo. Inoltre  per noi è importante avere come partner dell'operazione, la Cassa Depositi e Prestiti che – vale la pena di sottolinearlo - non è un qualsiasi soggetto privato animato da finalità speculative, ma è il braccio operativo dello Stato nel sostegno ai progetti di sviluppo e innovazione urbana e sociale".

"Ma siamo particolarmente lieti anche del fatto che, nei giorni scorsi, la Regione abbia deciso di finanziare questo progetto con un contributo di 2 milioni di euro, da utilizzare proprio a realizzare il parco urbano e le altre infrastrutture pubbliche ad esso legate - proseguono -. In questo finanziamento, infatti, leggiamo la condivisione da parte del governo regionale dell’impostazione che abbiamo voluto al progetto – sicuramente uno dei più rilevanti di questi anni -, senza trascurare che, da un punto di vista più pratico, la somma stanziata dalla Regione, abbattendo i costi per le opere pubbliche, permetterà di ridurre i prezzi di vendita e dei canoni di locazione degli alloggi, secondo l’obiettivo primario che ci siamo prefissati".

Lucchi, Battistini e Moretti ricordano "che l’intero percorso intrapreso per lo sviluppo di questo progetto è avvenuto tutto all'interno del Consiglio comunale, con la massima trasparenza e nel rispetto totale dei momenti di condivisione con la città. Oggi c'è chi lo mette in dubbio, ma noi non abbiamo alcun problema a spiegare le scelte compiute e a presentare il progetto, assieme alla Casa Depositi e Prestiti, così come ribadito recentemente anche ai Consiglieri comunali ed a quello regionali. Ma occorre che chi fa le domande sappia anche ascoltare le risposte, e abbia la consapevolezza che amministrare significa scegliere per il bene del città, oltre ad emettere sentenze spesso senza conoscere a fondo le questioni.

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