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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Profugo con febbre alta, gli esami escludono il rischio di febbre tifoidea

Nessun rischio di febbre tifoidea: i controlli e gli esami eseguiti all'ospedale di Forlì Morgagni-Pierantoni hanno scongiurato i timori

Nessun rischio di febbre tifoidea: i controlli e gli esami eseguiti all'ospedale di Forlì Morgagni-Pierantoni hanno scongiurato i timori che il richiedente asilo nigeriano appena giunto in Italia possa essere affetto da una malattia contagiosa da rendere necessaria l'allerta sanitaria. Le sue condizioni, anzi, non rendono più necessario il suo mantenimento del reparto Infettivi dell'ospedale forlivese.

E' l'esito degli accertamenti che sono stati resi noti lunedì mattina sul profugo nigeriano che ha accusato alcuni sintomi tra cui febbre alta alcuni giorni fa. Il sospetto era che si potesse trattare di una febbre tifoidea. L'uomo, dopo il soccorso del 118, era stato condotto nel reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì, per le cure e l'adeguata sorveglianza medica. Un'azione di precauzione che attesta quanto le autorità sanitarie non sottovalutino nessun caso sospetto, seppure remoto. Di conseguenza non ci sarà alcuna attività di prevenzione nella struttura di accoglienza per profughi allestita a Santa Paola di Rncofreddo e che vede la presenza di altri richiedenti asilo. 

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