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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo assessore, nuova strategia: "Stop alle rigidità, torniamo a dialogare col commercio"

Zammarchi non eredita tutte le deleghe di Dionigi. In particolare la trasparenza passa in carico al sindaco stesso

E' funzionario di banca da oltre 12 anni, incarico che lo ha portato in diverse sedi dell'Emilia, ultima delle quali Bologna, ma col cuore ben radicato a Cesena dato che la sua compagna ha un negozio in centro, la madre è commessa al mercato e lui stesso, per 5 anni è stato socio in un locale sempre nel centro di Cesena. “Il centro e il commercio li conosco bene”, commenta. E' il nuovo assessore Lorenzo Zammarchi, che il sindaco di Cesena Paolo Lucchi ha scelto per sostituire il dimissionario Tommaso Dionigi.

Zammarchi non eredita tutte le deleghe di Dionigi: i sistemi informativi li prenderà in carico il vicesindaco Carlo Battistini, l'Università l'assessore Francesca Lucchi mentre il sindaco si prenderà in carico comunicazione, innovazione e trasparenza. Su quest'ultima “dato che lavoreremo alla creazione di una commissione di garanzia, come già annunciato, mi sembra giusto occuparmene in prima persona”, commenta il primo cittadino. Zammarchi si occuperà invece di lavoro, economia, politiche giovanili, formazione professionale e servizi demografici.

La nomina di Lorenzo Zammarchi, però, non coincide solo con il cambio di un assessore, ma anche con un cambio di strategia politica e il sindaco Paolo Lucchi non fa troppi giri di parole per annunciarlo: “E' un'ammissione: l'Amministrazione nell'affrontare certe tematiche sul commercio è stata eccessivamente rigida. Da parte di molti commercianti, come ho detto all'assemblea di Confesercenti, si sono passati gli ultimi vent'anni ad elencare i motivi per cui non è bello venire in centro, perché è senza parcheggi, spopolato e pure in certe situazioni sporco e pericoloso, facendo cioé tutto il contrario di quello che impone il marketing, come se un commerciante dicesse al proprio cliente che la merce che è espone è brutta, cattiva e pure un po' sporca. Ora dobbiamo lavorare assieme per ricostruire un dialogo, le contrapposizioni non servono a nessuno”.

Lucchi spiega di aver scelto Zammarchi prima di tutto “per le sue doti personali, per la sua grande capacità di dialogo”, aggiungendo con orgoglio, però, “che in questi anni abbiamo fatto molta innovazione nelle politiche per il commercio, tanto che ci chiedono informazioni su come attuarle da molte altre parti”, ma ora la priorità è “ricostruire un patto”. Tanto che il primo lavoro dell'assessore sarà, indica Lucchi, “un monitoraggio metodico di tutte le attività commerciali, artigianali, pubblici esercizi, con riunioni in quartieri, frazioni e singole strade”. Si tratta insomma di un assessore più in strada che nel Palazzo, che raccolga idee “prima di tutto su come impiegare i 250mila euro che arrivano dall'accordo sul Montefiore e la costruzione della nuova caserma dei carabinieri e poi coi 200mila euro annui di affitto della caserma stessa che il Comune di Cesena dedicherà in toto al sostegno delle attività economiche”.

Zammarchi si presenta come un nuovo assessore di tipo “tecnico”, senza tessera del Partito Democratico in tasca, ma che ha sempre votato centro-sinistra e a quell'universo ideale fa riferimento. Condivide le politiche finora attuate, tra cui quella sicuramente più contestata come la soppressione del parcheggio in piazza della Libertà: “E' superficiale identificare nei parcheggi l'unica causa di una crisi che ha tante motivazioni e che sicuramente non colpisce solo Cesena”. Il nuovo assessore, inoltre, sostiene che aprirà “un tavolo di confronto continuativo” con le associazioni di categoria. Inoltre, pari dignità sarà data alle tante attività economiche che si trovano fuori dal centro, in periferia come nelle tante frazioni della città. 

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