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Cronaca

Povertà dei bambini: prosegue il lavoro dell’Osservatorio sui diritti

"L’Osservatorio comunale - intervengono il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore ai servizi per le persone Simona Benedetti - è nato dall’analisi che i nostri servizi hanno intrapreso sul tema della povertà"

Sta proseguendo il lavoro del primo osservatorio regionale sulle povertà e i diritti dei bambini, istituito dal Comune di Cesena, di cui fanno parte l’Ufficio del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, il provveditore provinciale agli studi, il direttore del Dipartimento materno-infantile della Ausl Romagna e i rappresentanti di Unicef e Caritas. "L’Osservatorio comunale - intervengono il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore ai servizi per le persone Simona Benedetti - è nato dall’analisi che i nostri servizi, insieme alle associazioni di volontariato interessate, hanno intrapreso sul tema della povertà, dei diritti e dei bambini. In particolare, il progetto è partito dalla difficile constatazione di come nella nostra città più di 800 bambini vivano già  sotto la soglia di povertà e di come sia necessario garantire loro non solo i beni di prima necessità, ma anche condizioni di crescita eque e giuste, che non mettano in pericolo il loro futuro".

A seguito dell’insediamento dell’Osservatorio - istituito lo scorso novembre e riunitosi a marzo -  il programma di lavoro è già intenso. In questa fase iniziale prevede, in particolare, due attività fondamentali, che sono in corso. La prima riguarda la tutela della salute (come diritto fondamentale e primario) e la necessità di raccogliere ed incrociare informazioni che, a partire dalla banca dati dei servizi sociali, preveda il coinvolgimento dei servizi dell’Unità operativa di Epidemiologia dell’Ausl Romagna, al fine di mettere in evidenza eventuali correlazioni tra la condizione di povertà e problemi specifici di salute. Non si tratta, naturalmente, di evidenziare dati sensibili, quanto di approfondire aspetti epidemiologici di rilevanza per la programmazione complessiva dei servizi socio-sanitari ed educativi in difesa dei più piccoli.

La seconda attività, invece, prevede il coinvolgimento delle scuole, attraverso la collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale. L’obiettivo, in questo caso, è quello di condividere un percorso di formazione sulla capacità di leggere, nelle classi, le diverse fragilità e procedere in via sperimentale mediante la formalizzazione di un accordo di collaborazione per la definizione di percorsi comuni (fra servizi sociali e scuole, in particolare) di sostegno ai bambini e alle loro famiglie. A tal fine, è stato fatto un primo incontro a metà luglio, cui hanno partecipato le Dirigenze scolastiche e il provveditore, che ha raccolto la condivisione di tutti. A partire da settembre ci si incontrerà di nuovo per valutare insieme la bozza di testo dell’accordo congiunto. Le risultanze dei lavori attualmente in corso diverranno, naturalmente, punto di riferimento per la prosecuzione dei lavori dell’Osservatorio.

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