"Pillola del giorno dopo" negata, l'Ausl: "Difetto di comunicazione. Verifiche in corso"
La segnalazione pubblicata sul gruppo Facebook "Obiezione respinta" da un'utente sta continuando a far discutere il popolo degli internauti
Il caso della "pillola del giorno dopo" negata con un cartello dal medico di base continua a far discutere. La segnalazione pubblicata sul gruppo Facebook "Obiezione respinta" da un'utente sta continuando a far discutere il popolo degli internauti. Sulla questione interviene anche l'Ausl, comunicando che "sta effettuando, con gli scarsi elementi a disposizione, le verifiche sull’intero episodio per accertare quando accaduto".
L'Azienda precisa inoltre "che per disposizione dell'Agenzia Italiana del farmaco, a partire dal 4 marzo 2016 è stato modificato il regime prescrittivo della "pillola del giorno dopo", analogamente a quanto era già avvenuto a maggio 2015 per la "pillola dei 5 giorni dopo". Ne deriva che tutte le donne maggiorenni possono acquistare in farmacia la contraccezione d'emergenza senza prescrizione medica. L’obbligo di ricetta rimane invece per le minorenni".
"Non è prevista l’obiezione di coscienza da parte dei medici ed il servizio più idoneo a rispondere su questi temi è il Consultorio Familiare, cui spetta svolgere anche attività di prevenzione ed educazione sanitaria rispetto ai sistemi di contraccezione - conclude l'Ausl -. Verosimilmente nella relazione con la paziente potrebbe essersi generato qualche difetto di comunicazione, situazione della quale l’Azienda si scusa".