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Cronaca

Attivista pro-parcheggi usa lo stemma comunale su Fb, scatta la diffida

Ha usato su Facebook lo stemma bianconero del Comune di Cesena. Ma lo stemma, senza autorizzazione o richiesta di patrocinio, non può essere usato a piacimento, in quanto è di proprietà dell'ente comunale. Emerge da una diffida formale

Ha usato su Facebook lo stemma bianconero del Comune di Cesena. Ma lo stemma, senza autorizzazione o richiesta di patrocinio, non può essere usato a piacimento, in quanto è di proprietà dell'ente comunale. E' quanto si è premurato di far sapere, con una diffida formale, il Comune di Cesena a Fabrizio Faggiotto, attivista del comitato che protesta contro la chiusura del parcheggio di piazza della Libertà. Faggiotto ha usato lo stemma comunale per “condividere” su Facebook un appuntamento di carta bianca, in modo polemico. Secondo Faggiotto tuttavia l'utilizzo del simbolo non è avvenuto con polemica: "L'evento FB da me creato aveva solo lo scopo di favorire la partecipazione alla serata di Carta Bianca del 3 Dicembre, come si può evincere chiaramente dalla descrizione dello stesso".

Per il Comune lo stemma non può però essere utilizzato per iniziative politiche di parte. Dopo la notizia dell'accaduto, scatta immediata un'interrogazione in Consiglio del consigliere di Forza Italia Marco Casali: “Ancora una volta questa amministrazione si pone in modo divisivo, impositivo e coercitivo. Fra l'altro la diffida riguarda una stupidaggine su un social network che lo stesso ha avuto l'accortezza di correggere in modo subitaneo. Non aveva offeso nessuno. Ha solo duplicato un evento dell'amministrazione. Forse lo ha duplicato in modo improprio, ma il fine ultimo era favorire la partecipazione alla manifestazione indetta dallo stesso Comune”, è la difesa di Casali.

La diffida, invece, per Forza Italia è di ritorsione: “Fabrizio si è da tempo attivato in tesi diverse da quelle della Giunta e lo ha fatto con forza, con educazione e nel pieno rispetto delle regole della convivenza. Ha avuto modo di dimostrare ampiamente la propria determinazione ma anche il rispetto delle persone e delle istituzioni. Invece leggo, da parte della Giunta e del Sindaco Lucchi, una modalità dagli effetti potenzialmente intimidatori e comunque un certo spregio per chi la pensa diversamente. Non certo un buon viatico per la democrazia”.

Sempre Casali: “Non entro nel merito della possibile infrazione dallo stesso commessa partendo dal presupposto che la diffida abbia ragione legale di esistere e che quindi l’attività della amministrazione comunale, in termini di costi, non sia stata aggravata inutilmente. Ma Faggiotto conduce anche una sua personale campagna informativa sui social network di cui condivido molte delle impostazioni e dei temi. I toni mi paiono civili e del tutto compatibili con la normale dialettica politica. Visto quindi il quadro di riferimento che non riguarda di certo un facinoroso ma bensì interessa un giovane che ha voglia di partecipare alla vita politica, alle decisioni della nostra comunità, che si spende con la propria identità e capacità per sostenere le sue tesi”. Nella sua interrogazione Casali spiega che la sua diffida non doveva finire sulla stampa.

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