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Cronaca

Piazza della Libertà, il Comitato: "Chiuderla alle auto porterà degrado e crisi"

"I Cesenati Le chiedono di dare priorità a queste urgenze a sfavore di un progetto non indispensabile e sostituibile": così Giangrandi al sindaco Lucchi

Il Comitato Civico Piazza della Libertà chiede al sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, "la sospensione del progetto di riqualificazione della piazza inteso come soppressione dell’area di sosta attualmente in essere senza avere prima attuato delle valide alternative di sosta". Spiega il presidente del comitato, Marco Giangrandi: "In più occasioni ci sono state da Lei evidenziate possibilità di realizzazione parcheggi alternativi (es Viale Carducci e Sacro Cuore), proposte che ci fanno intendere che anche l’amministrazione sia consapevole del problema tanto da avere deliberato la possibilità di realizzazione di posti auto in Viale Carducci, opportunità mai concretizzata".

Secondo Giangrandi, "all’eliminazione della sosta, in piazza della libertà, seguirà un effetto domino di chiusura delle attività che operano all’interno del centro storico che già da ora sono pesantemente in difficoltà per effetto della crisi economica e della pressione fiscale, anche comunale. Certi di tutto questo chiediamo all’amministrazione di tutelare con ogni mezzo un diritto primario come quello al lavoro. In questi mesi una ventata di grande preoccupazione coinvolge la maggior parte degli esercenti e dei cittadini del centro in quanto consapevoli che la chiusura della sosta cambierà in maniera irreversibile e catastrofica la loro vita. Per i primi la preoccupazione è oggettiva, frutto dell’analisi dei loro incassi durante la chiusura della piazza in occasione degli eventi".

"Per gli altri, i residenti del centro, la preoccupazione è concreta già da tempo in relazione all’attuale situazione dei parcheggi che può solo aggravarsi con la chiusura di Piazza della Libertà, chiusura che porterà degrado certo a causa della desolazione in assenza di parcheggi - continua il presidente del comitato -. Durante la campagna di raccolta firme contro la chiusura del parcheggio, ora a quota 7000, il 98 % degli intervistati si è dimostrato favorevole alla realizzazione di un parcheggio interrato, che era già stato previsto nel progetto iniziale. Questi dati saranno a sua disposizione a brevissimo. Realizzare un parcheggio interrato in Project Financing, cioè che non gravi sulle tasche dei cittadini, è la soluzione che la maggior parte dei Cesenati chiede, ci sarebbe la piazza da lei proposta e un parcheggio interrato a servizio dei fruitori, residenti e commercianti".

"In una visione ampia occorre considerare che le auto non saranno un problema ambientale in quanto le tecnologie, oramai attuali, permetto ai produttori di costruire automobili ad impatto zero; il pensiero della comunità deve essere proiettato ad un futuro a favore delle prossime generazioni non solo per noi stessi". Al sindaco viene segnalato "in ultimo ma non per importanza, un numero sempre crescente di cittadini che lamentano un costo di progetto molto oneroso (3,1 milioni di euro). Come sa l’attuale situazione Economico Sociale del
nostro territorio è drammatica per effetto di una crisi che ha generato 8.000 disoccupati, 1.500 famiglie povere e oltre 400 sfratti esecutivi".

"I Cesenati Le chiedono di dare priorità a queste urgenze a sfavore di un progetto non indispensabile e sostituibile - prosegue Giangrandi -. Concludiamo speranzosi che l’appello di 7.000 firme di cittadini, la maggior parte dei residenti, la totalità degli esercenti del centro e tutte le associazioni di categoria che si sono espressi a favore di una sospensione e alla realizzazione di un parcheggio interrato con pedonalizzazione, sia accolto favorevolmente dall’amministrazione".

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