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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

L’Unione dei Comuni della Valle del Savio più sicura con il nuovo Piano Intercomunale di Protezione Civile

I Comuni della Valle Savio possono contare su un quadro di riferimento omogeneo per la gestione delle emergenze

Con l’approvazione del Piano Intercomunale di Protezione Civile, i Comuni della Valle Savio possono contare su un quadro di riferimento omogeneo per la gestione delle emergenze. Già dal 31 marzo 2014 infatti, i Comuni di Bagno di Romagna, Cesena, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina e Verghereto che compongono l’Unione, hanno ottenuto la gestione in forma associata del servizio di Protezione Civile, tra cui anche le attività finalizzate alla programmazione e gestione delle attività di natura tecnica e amministrativa di Protezione Civile.

"Questo Piano - specificano il presidente dell’Unione Paolo Lucchi e l’assessore alla Protezione Civile Fabio Molari - è stato redatto e approvato sulla base delle recenti norme nazionali e regionali, e costituisce la sintesi e l’integrazione tra il Primo Stralcio del Piano Intercomunale di Protezione Civile dell’Unione Valle Savio, che analizzava le attività di programmazione e gestione tecnica delle emergenze definendo i ruoli sia del Centro Operativo comunale sia di quello intercomunale e il secondo stralcio con i successivi aggiornamenti che hanno dettagliato i ruoli dei Centro Operativo Comunale per ogni comune dell’Unione approfondendo i modelli di intervento secondo necessità specifiche, realizzando in tal modo un testo integrato ed un documento effettivamente completo.

"Ma, soprattutto - proseguono sindaco e assessore - il Piano tutela la salvaguardia dei cittadini e dei beni affidando la responsabilità ad Amministrazioni, strutture tecniche, organizzazioni ed individui per l’attivazione di specifiche azioni in caso di pericolo o emergenza. In questo modo si vuole superare la capacità di risposta di una singola struttura adottando soluzioni condivise più veloci ed efficaci. Il documento si propone anche di definire la catena di comando e le modalità del coordinamento interorganizzativo per gli interventi urgenti e di individuare le risorse umane e materiali necessarie per superare la situazione di emergenza".

Le novità

La novità principale del Piano è l’istituzione del Centro Operativo Intercomunale (COI), un nuovo strumento di cui possono avvalersi i Sindaci per coordinare situazioni di emergenza che richiedono l’intervento del livello sovra comunale. Il responsabile del COI, assieme ai responsabili delle Funzioni di Supporto, rappresenta il Presidio Operativo che deve mantenere in costante aggiornamento i sindaci sull’eventuale evoluzione degli eventi, oltre a predisporre ed attuare tutte le misure necessarie per gestire eventuali calamità su parte o sulla totalità del territorio dell’Unione, qualora richiesto dai Sindaci. Al verificarsi di un evento calamitoso, i sindaci (autorità locali di Protezione Civile) ed il presidente dell’Unione di Comuni Valle del Savio, segnaleranno i danni e le richieste di intervento da inviare alle Istituzioni preposte al soccorso urgente, attivando - se del caso - le Strutture Intercomunali di Protezione Civile ed avvalendosi del Volontariato locale di Protezione Civile.

La Protezione Civile dell’Unione di Comuni Valle del Savio si attiverà attraverso il Centro Operativo Intercomunale, interagendo con tutte le forze istituzionali del sistema provinciale e regionale di Protezione Civile affinché gli interventi vengano attuati nel più breve tempo possibile e le necessità della popolazione possano trovare pronta risposta e garantire un rapido ritorno ad una situazione di normalità. Nei singoli Comuni è sempre prevista la permanenza di presidi di interfaccia con la popolazione, che verranno attivati attraverso i singoli Centri Operativi Comunali. Sono state inoltre aggiornate per l’intero territorio dell’Unione tutte le sedi dei Coc, programmate quelle dei Coi e rivisitate Comune per Comune tutte le aree dedicate alla gestione delle emergenze: si fa riferimento alle aree di attesa, di prima accoglienza e di ammassamento soccorritori (posta in zona Fiera a Pievesestina).

La struttura del Piano

Il piano è organizzato in una parte generale, dove sono elencate modifiche e aggiornamenti relativi alla gestione delle emergenze e dove vengono analizzate le diverse tipologie di rischio, e sezioni specifiche per ogni Comune che saranno progressivamente integrate con dati, informazioni e approfondimenti specifici per il relativo territorio. Tra i rischi individuati dal Piano, appaiono tre scenari principali. Lo scenario “Rischio Meteo Idrogeologico Idraulico”, che considera le tipologie di evento riconducibili a fenomeni meteorologici o di altra natura di particolare intensità e al loro impatto sul territorio e possono essere distinti in "rischio da Inondazione", che comprende gli eventi connessi al movimento incontrollato di masse d’acqua sul territorio, causato da precipitazioni abbondanti o dal rilascio di grandi quantitativi d’acqua da bacini di ritenuta; e "Rischio Frane", che comprende eventi di instabilità geomorfologica in grado di coinvolgere porzioni di territorio caratterizzate dalla presenza di insediamenti abitativi o di infrastrutture.

Lo scenario “Rischio Incendi Boschivi e di Interfaccia” considera sia gli incendi delle aree boscate e di altre tipologie vegetazionali, che gli incendi di interfaccia con particolare riferimento agli aspetti della lotta contro gli incendi boschivi. Lo scenario “Rischio Sismico” considera gli effetti dei terremoti riferibili sia alle aree sismogenetiche locali ed i risentimenti riferibili a quelle più esterne, di limitata o prolungata durata nel tempo. Altri rischi sono stati affrontati negli allegati di Piano relativi ai singoli Comuni, che possono rappresentare un utile riferimento per lo sviluppo di piani specifici e modelli di intervento per analoghi rischi negli altri Comuni dell’Unione.

Durante le emergenze, nei singoli Comuni è prevista l’attivazione e la permanenza di un presidio operativo costituito dal Centro Operativo Comunale che continuerà a svolgere i propri compiti istituzionali di assistenza alla popolazione, soccorso e supporto alla ripresa delle normali attività in modo complementare rispetto alle funzioni di coordinamento del Centro Operativo Intercomunale. Dopo l’approvazione definitiva del Consiglio dell’Unione Valle del Savio, il Piano e i singoli allegati continueranno ad essere verificati ed aggiornati per garantirne la flessibilità e l’efficacia operativa: attualmente si sta provvedendo all’approvazione anche da parte dei Consigli Comunali dei sei Comuni dell’Unione.

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