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Cronaca Savignano sul Rubicone

Lavoro, casa e giovani al centro del piano socio sanitario del Rubicone

Il Piano 2015 è nato grazie a un percorso di partecipazione e coinvolgimento sia tra soggetti esterni (associazioni e cooperative) che interni (operatori e professionisti dei diversi settori coinvolti)

Inserimenti lavorativi, sostegno all'abitare, prevenzione del disagio giovanile: oltre quaranta progetti e un budget da 715mila euro per il piano attuativo 2015 del “Piano di zona distrettuale per la salute e benessere sociale” del distretto del Rubicone, lo strumento di programmazione socio-sanitaria distrettuale che ogni anno viene poi declinato in azioni concrete sul territorio. Nel “Piano di zona” vengono quindi raccolte le priorità strategiche di salute e benessere sociale nelle diverse aree d'intervento tra sociale e socio-sanitaria, compresa l'area della non autosufficienza, nonché la programmazione delle risorse finanziarie relative agli interventi. Ogni anno viene poi emanato il Piano attuativo locale, che raccoglie l'insieme di azioni e interventi finanziati a valere per l'anno di riferimento.

Il Piano 2015 è nato grazie a un percorso di partecipazione e coinvolgimento sia tra soggetti esterni (associazioni e cooperative) che interni (operatori e professionisti dei diversi settori coinvolti). Dopo una prima assemblea plenaria, a febbraio, si è proceduto lavorando per tavoli su diverse tematiche: Lavoro, Intercultura, Responsabilità familiari (minori, giovani, disabili, anziani) e Coordinamento del volontariato. I quattro ambiti hanno coinvolto complessivamente 105 interlocutori, per poi giungere al documento unitario garantendo in tutti gli ambiti la coerenza agli obiettivi definiti.

Coerente è quindi anche la ripartizione dei fondi: un terzo del finanziamento, pari a circa 238mila euro, va nel capitolo “Immaginare e sostenere il futuro”, circa 339mila euro per il contrasto all'esclusione asociale e all'impoverimento, 57 mila euro vanno invece a sostegno del contesto pluriculturale, mentre i restanti 81mila vanno a sostegno del sistema dei servizi. Alle cifre stanziate per il 2015 si aggiungono poi risorse residuali e altri fondi. Oltre ai servizi istituzionali già attivi, il piano sostiene quaranta progetti presentati da Unione Rubicone e Mare, Asp del Rubicone, associazioni e cooperative, di cui sedici completamente nuovi rispetto alla programmazione 2014.

I PROGETTI - Tra le azioni individuate spiccano alcuni progetti nuovi e prioritari, creati per rispondere alle esigenze sociali che emergono dalla contemporaneità: si tratta dei progetti di reinserimento lavorativo per persone in situazione di fragilità, di azioni a sostegno dell'abitare e di attività di supporto alle nuove generazioni. I progetti di reinserimento lavorativo per persone in situazione di fragilità possono contare su 162mila euro per il biennio, di cui 62mila dall'Unione Rubicone e Mare: si tratta di tirocini, esperienze di cittadinanza attiva volontaria e voucher per coinvolgere in nuove opportunità professionali quei lavoratori, già in condizioni di difficoltà, che faticano a immettersi o re-immettersi nelle normali dinamiche del mondo del lavoro

La progettualità a sostegno dell'abitare si articola invece su diverse azioni, tra cui il ripristino del fondo sociale per l'affitto (in carico in parte alla Regione e in parte al Distretto), l'istituzione di un fondo garanzia per l'affitto a famiglie in difficoltà e la creazione di nuove esperienze di co-housing per persone adulte attraverso la supervisione di cooperative-associazioni del territorio. Ai 45mila euro previsti dal piano sulle diverse azioni si aggiungono quindi i circa 113mila del finanziamento regionale destinato al Fondo sociale affitto. Il sostegno alle nuove generazioni passa invece da potenziamento e sviluppo di nuove azioni rivolte alla prossimità, con aggancio e prevenzione degli adolescenti nel territorio e le attività nei centri di aggregazione giovanile, fino alla prevenzione e al contrasto del gioco d'azzardo, anche nelle scuole. A queste azioni sono destinati 34mila euro.

Il piano, infine, conferma e sviluppa le attività innovative già avviate dalla programmazione 2014, ossia il progetto sul lavoro di cura, con formazione e accompagnamento al lavoro di cura rivolto ad assistenti familiari (badanti) e caregivers (familiari) e la rete distrettuale contro la violenza alle donne, portando avanti la creazione del protocollo tra servizi e attività di formazione e prevenzione nel territorio.

“Sottolineo quanto questi progetti siano legati al territorio grazie alla presenza in loco di un Ufficio di piano di operatori professionisti che sa curare il coordinamento tra le diverse realtà e recepire i bisogni del territorio - afferma Filippo Giovannini, presidente del Comitato di Distretto Ausl Rubicone -. Questi interventi si integrano al potenziamento del Fondo per la non autosufficienza, che ci permette di confermare e implementare servizi sempre più progettati sulle esigenze dei singoli soggetti”

“Evidenzio lo stretto rapporto tra questo piano distrettuale e il trasferimento, avvenuto a inizio anno, di tutti i servizi sociali dei nove Comuni all'Unione Rubicone e Mare - dichiara Luciana Garbuglia, assessore alle Politiche sociali dell'Unione Rubicone e Mare -. Vi è quindi un maggior coinvolgimento dei territori, un'integrazione che va sempre più verso una progettualità condivisa. Il percorso partecipato con cui si è giunti a questo documento ha come base la stretta cooperazione tra soggetti pubblici e privato sociale, nell'affrontare insieme la sfida di far fronte a nuove ed inedite fragilità sociali”.

“Elaborare questa programmazione confrontandoci tra nove diversi comuni ci ha permesso anche di scoprire iniziative e buone prassi e replicare interventi ben riusciti altrove - osserva Stefania Bolognesi nelle veci di Gianluca Vincenzi, presidente dell'Unione Rubicone e Mare -. Nel Piano c'è anche grande attenzione alle giovani generazioni, alle esperienze didattiche e all'educativa di strada, con interventi mirati interamente ideati e condotti nel Distretto”.

“La programmazione sociosanitaria si integra a quella sanitaria, viene resa possibile proprio da una rilevazione integrata delle problematiche che riscontriamo sul territorio - sottolinea Antonella Brunelli, direttore del distretto Ausl Rubicone -. Insieme sperimentiamo anche servizi nuovi, in grado di offrire risposte alle persone anche solo per un momento più fragile delle loro vite, per restituire alla comunità ogni persona che si sia trovata temporaneamente in difficoltà”.

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