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Cronaca

Adescavano minori su internet: anche a Forlì-Cesena l'operazione "Micione Mio"

Complessivamente sono 24 gli indagati coinvolti nell'operazione "Micione mio", sotto il coordinamento del dirigente del compartimento regionale Pasquale Sorgonà

Adescavano ragazzine via messenger, via whatsapp o sui social network facendosi inoltrare foto hard. Ha toccato anche la provincia di Forlì-Cesena l'operazione antipedofilia della polizia delle telecomunicazioni partita da Udine che si è estesa in diverse regioni italiane. Nel mirino sono finiti un cesenate di 34 anni ed uno studente di 29 anni, che per motivi di studi risiede da tempo a Forlì. A quest'ultimo si è proceduto anche al sequestro del computer e di altro materiale.

Per entrambi la denuncia è di detenzione e divulgazione di materiale pedo-pornografico. Complessivamente sono 24 gli indagati coinvolti nell'operazione "Micione mio", sotto il coordinamento del dirigente del compartimento regionale Pasquale Sorgonà, scaturita dalla denuncia sporta dai genitori della dodicenne adescata. Attraverso le perquisizioni gli inquirenti hanno scoperto un meccanismo di scambio di informazioni, contatti e materiale pedopornografico.

In casa di uno degli indagati hanno scoperto un archivio con nomi, età e cellulare delle ragazzine, dai 12 ai 15 anni, cadute nella rete, con considerazioni e dettagli erotici. Sono emersi 7mila messaggi WhatsApp e 106 contatti Messenger. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Trieste, Cristina Bacer, puntano ora a capire quante adolescenti sono cadute nella rete.

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