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Cronaca

Dopo l'abolizione, il Pd corre ai ripari e prepara una nuova legge sui dialetti

Nell'intenzione di farsi promotori di nuove iniziative ed eventualmente una nuova legge in materia i consiglieri regionali del Gruppo Pd promuoveranno a breve un'iniziativa con i soggetti interessati

Dopo l'abolizione della legge regionale sui dialetti, corrono ai ripari i consiglieri regionali del Pd. Nell’intenzione di farsi promotori di nuove iniziative ed eventualmente una nuova legge in materia i consiglieri regionali del Gruppo Pd promuoveranno a breve un’iniziativa con i soggetti interessati - studiosi, associazioni, artisti e operatori culturali che già da tempo lavorano su questo tema - per portare utili indicazioni e suggerimenti all’azione di riforma dell’assessorato alla Cultura. A darne notizia, i consiglieri democratici Tiziano Alessandrini, Marco Barbieri, Thomas Casadei, Miro Fiammenghi, Mario Mazzotti, Anna Pariani, Roberto Piva e Damiano Zoffoli.

«A fronte della cancellazione della legge 45 del 1994, così come spiegato oggi in aula dall’assessore alla Cultura, Massimo Mezzetti, resta in essere la legge regionale 37 del 1994, che prevede di "favorire il recupero e la valorizzazione sia della cultura popolare, della storia e delle tradizioni locali emiliano-romagnole, sia di altre culture, fortemente presenti nella nostra regione" – spiegano i consiglieri -. In questo ambito sono dunque comprese anche iniziative e progetti rivolti alla valorizzazione dei dialetti. Iniziative che saranno promosse dalle Province e dall’associazionismo sovralocale tramite un bando che uscirà nei prossimi giorni, e che prevedono una copertura finanziaria complessiva pari a 564.500 mila euro».

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