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Cronaca

Pasticcio ex Iat, dopo due vincitori il rischio ora è che nessuno se lo prenda

All'inizio l'amministrazione comunale aveva dato notizia del vincitore del bando, ma dopo sei mesi ha rettificato dicendo che, dopo aver rifatto alcuni conteggi

Cosa succederà nei prossimi mesi ai locali dell'Ex Iat, sotto il porticato del Comune? Dalle previsioni iniziali avrebbe dovuto essere già operativo con degustazioni locali e corner turistico informativo, ma, come ormai è noto ai più  si è verificato un pasticcio nella fase di aggiudicazione del bando, ritardando la realizzazione di un progetto in cui il Comune sembrava puntasse molto. 

All'inizio l'amministrazione comunale aveva dato notizia che il vincitore del bando era Simone Rosetti, il gestore di Ca' De Be' Srl a Bertinoro, ma dopo sei mesi ha rettificato dicendo che, dopo aver rifatto alcuni conteggi, il vincitore non era Rosetti bensì Lorenzo Spada di Maison Lulù. Naturali le polemiche e i legittimi malumori, soprattutto tra i due protagonisti di questa vicenda. 

Lorenzo Spada, che si era impegnato a fondo nel proporre un progetto con determinate qualità, all'inizio era rimasto un po' deluso per non aver convinto la giuria e, proprio per capire dove aveva sbagliato, aveva chiesto di poter accedere agli atti, visionando sia il progetto del concorrente che il valore attribuito dai giudici. Ma alla sua domanda il Comune non ha risposto se non dopo sei mesi con la notizia che era lui il vinciotore. Sei mesi di lunga attesa in cui Lorenzo Spada ha fatto altro. Ha aperto un locale al mare dove ha investito i soldi previsti per la ristrutturazione dell'Ex Iat. Simone Rosetti, invece, vedendosi scippare l'aggiudicazione ormai sicura ha iniziato a pensare ai danni che l'amministrazione gli aveva procurato. Insomma un bel pasticcio. 

Ora Lorenzo Spada, dopo averci riflettuto ed essersi preso un mese di tempo per capire se aveva ancora la voglia di partire per un progetto in piazza del Popolo, ha deciso di non essere più interessato. "Formalmente non ho ancora detto no - ha spiegato Spada - ma sono orientato per lasciar perdere. Tra l'altro penso che tecnicamente non interessi più a nessuno dei concorrenti che hanno partecipato al primo bando. Ognuno ha fatto altro, i soldi sono stati investiti diversamente. Che fare? Ma, non so, forse, l'unica cosa possibile è azzerare tutto e rifare il bando a ottobre". 

Effettivamente è l'ipotesi più probabile. Che non vuol dire che parteciperanno gli stessi concorrenti della scorsa volta, anzi, tra loro sicuramente saranno in pochi a riproporsi, ma che comunque la speranza è che qualcun altro si faccia avanti e finalmente si possa iniziare a parlare concretamente del progetto culturale e turistico per il rilancio del porticato del Comune. E questa volta, speriamo vivamente, senza troppi riconteggi, errori di valutazione o mesi di silenzio.  

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