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Cronaca

Ora di religione, calo nelle Superiori. Il vescovo: "E' formazione ai valori"

“Il dato, se da una parte non ci preoccupa perché poco significativo essendo in forte aumento gli stranieri, dall’altra costituisce un urgente motivo di riflessione"

“Solo favorendo la conoscenza della religione cattolica e un corretto dialogo con le altre religioni la scuola potrà dire di aver assolto al suo compito educativo. Non di un generico confronto tra le religioni dobbiamo accontentarci, ma è necessario offrire le ragioni culturali e storiche che fanno della religione cattolica non una tra le tante, ma quella che ha forgiato la storia del nostro Paese e senza della quale è impossibile capire la storia, l’arte, la letteratura italiana”: è il messaggio del vescovo di Cesena Douglas Regattieri sulla scelta dell'insegnamento della religione cattolica.

Nelle scuole statali siamo nell'imminenza delle iscrizioni all'ora facoltativa di religione e il vescovo ha voluto richiamare l'attenzione di “tutta la comunità diocesana, in particolare dei genitori dei ragazzi, perché questo appuntamento sia vissuto nella responsabilità e nella piena consapevolezza della sua importanza”.

I dati che l’Ufficio diocesano per l’insegnamento della religione cattolica ha diffuso in questi giorni, registrano un lieve aumento degli avvalentesi nelle scuole dell’infanzia. Questo dato è per il vescovo positivo se lo si confronta con l’aumento dei bambini stranieri che in genere professano altre religioni. Si registra, d’altro canto, un leggero calo di avvalentesi nella scuola secondaria superiore. In totale, su 8.640 alunni delle scuole superiori 1.376 non fanno religione, cioè il 16 per cento. Spiega Regattieri: “Il dato, se da una parte non ci preoccupa perché poco significativo essendo in forte aumento il numero degli alunni stranieri, dall’altra costituisce un urgente motivo di riflessione e di verifica”.

“È per questo che faccio appello agli educatori, agli insegnanti, ai catechisti ed educatori, ai sacerdoti in primis, perché non perdano occasione per incoraggiare e sollecitare le famiglie e i ragazzi a un’adesione convinta e responsabile all’insegnamento della religione cattolica. L’ora di religione è anche una preziosa occasione per aiutare i ragazzi e i giovani a crescere in quei valori umani che formano l’ossatura dell’uomo e della donna matura capace di inserirsi nella società come protagonisti e costruire un mondo giusto e solidale. Ringrazio gli insegnanti di religione che anche su questo versante cercano di dare un contributo significativo. Vorrei assicurare loro che la loro fatica, spesso condotta in mezzo all’indifferenza e a una non adeguata considerazione del necessario compito educativo che svolgono, porterà sicuramente frutti copiosi. L’educazione vera infatti è sempre un atto generativo al bene, al buono e al bello”.

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