Operaio perde la vita sul luogo di lavoro, l'allarme di Ugl: "In Regione 25 morti bianche"
Lo Giudice: "Il tema deve tornare ad essere centrale nelle politiche di governance di enti locali e istituzioni pubbliche"
La morte di un operaio, nella giornata di lunedì, in un cantiere edile cesenate, riapre il dibattito sul tema delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. “Il tema della sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro - afferma Filippo Lo Giudice, segretario generale del sindacato Ugl di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna - dovrebbe tornare ad essere centrale nelle politiche di governance di enti locali e istituzioni pubbliche che si interfacciano con il mondo dell’impiego pubblico e privato”.
"Pochi giorni fa l’ Osservatorio Indipendente di Bologna ha censito 455 morti sui luoghi di lavoro in tutta Italia, da Nord a Sud, dall’inizio dell’anno. Una triste statistica che include i morti sulle strade e in itinere ed anche le persone schiacciate da mezzi meccanici, come il trattore".
Lo Giudice lancia l'allarme anche a livello regionale: "In Emilia-Romagna, nel 2019, si sono registrate 25 'morti bianche' , ma la cifra non tiene conto dei decessi in itinere e sulle strade , tutti gli anni più del doppio in ogni provincia. E a fronte di una tendenza che nel 2019 è già in aumento del 5,9%. Negli ultimi 11 anni in tutta Italia sono morti quasi 15.000 lavoratori. L’anno scorso, nel 2018, si sono contati 702 decessi sui luoghi di lavoro , oltre 1450 se si includono anche i morti sulle strade e in itinere. Trend in aumento del 10%".
“Questi numeri rendono l’idea della tragedia in corso – aggiunge Lo Giudice – ed anche per questo motivo, negli ultimi anni , la segreteria nazionale dell’Ugl ha dedicato la ricorrenza del 1° maggio proprio ai caduti sul lavoro. Ed anche nella nostra provincia chiediamo che si realizzi una controffensiva , con incentivi e provvedimenti adeguati, per intensificare la prevenzione degli infortuni. Porteremo questo tema , centrale per il nostro sindacato, nelle prossime riunioni del Patto comunale per il lavoro che il neo sindaco di Cesena , Lattuca, ha giustamente e con il nostro plauso attivato come uno dei primi atti del suo insediamento in Municipio”.
“Riteniamo utile in questa battaglia a favore dei lavoratori ragionare sul proposito di intensificare le garanzie di sicurezza nei luoghi di lavoro , ampliando l’offerta di formazione continua dei dipendenti , e all’interno di un quadro ispettivo e sanzionatorio certo e rafforzato da adeguate risorse statali che negli ultimi anni sono venute meno. In questo caso Cesena, con tutte le sue istituzioni, gli attori sociali , gli amministratori ed i sindacati , sarà chiamata a dialogare con il nuovo governo, chiedendo i provvedimenti che tanto auspichiamo”: conclude il segretario generale del sindacato confederale Ugl di Forlì-Cesena-Rimini e Ravenna, Filippo Lo Giudice.