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Cronaca

Omicidio Urbini, Amina Tourabe sapeva quel che faceva

Secondo la perizia richiesta dal Gip, Amina Tourabe è capace di intendere e volere ora come quando avrebbe ucciso la vicina di casa Wally Urbini

Secondo la perizia richiesta dal Gip, Amina Tourabe è capace di intendere e volere ora come quando avrebbe ucciso la vicina di casa Wally Urbini. La perizia, secondo quanto riportato dalla stampa, ha messo in luce anche il fatto che la donna può sostenere il processo che la vede sul banco degli imputati per omicidio a scopo di rapina. I faldoni prodotti in fase di incidente probatorio faranno il proprio ingresso in tribunale a Forlì oggi, venerdì per una nuova fase delle indagini preliminari.

La donna di 58 anni confessò il delitto il primo marzo, ad una settimana esatta dal ritrovamento del cadavere dell'anziana Wally di 89 anni uccisa nella propria abitazione di via Sostegni.
Gli inquirenti avevano forti elementi a carico della donna di origini marocchine, ma in Italia da decenni. Tra questi le interecettazioni in cui la donna diceva di aver lasciato le impronte dappertutto in casa dell'anziana e gli averi ritrovati in un sacco gettato in un cassonetto. Amina aveva chiesto alla nuora di sbarazzarsene. All'interno c'erano abiti e averi di Wally Urbini.

Tutto materiale poi sequestrato dagli agenti della Squadra Mobile che seguivano il caso. Dopo l'ennesimo interrogatorio, la Tourabe confessò le proprie colpe davanti al Pm Alessandro Mancini e al gip Luisa del Bianco.

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