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Cronaca

Riassetto degli ospedali: c'è anche il nuovo nosocomio di Cesena

Il documento contiene anche un passaggio sul nuovo ospedale di Cesena, per il quale l'assessore regionale Sergio Venturi ha validato il percorso

Non e' solo la questione del numero dei posti letto a caratterizzare la bozza di linee d'indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera in Romagna. Il documento, spiegano i vertici dell'Ausl, contiene anche focus sull''emergenza-urgenza, sulle cure intermedie e sui servizi trasversali. L'Azienda, chiarisce il direttore generale Marcello Tonini, "aveva una dotazione di posti letto gia' sugli standard del decreto Balduzzi". Dove si registrano delle leggere sopra dotazioni, a Ravenna e Cesena, il motivo e' la concentrazione di attivita'.

Dunque "il senso della riorganizzazione non passa attraverso una loro riduzione, ma con un'operazione di consolidamento dei principi di nascita dell''azienda". Insomma, "le vocazioni dei territori vengono riaffermate", andando a garantire "risposte di qualita' maggiore". Nello specifico, dei quattro presidi principali, per Rimini si tratta dell''area materna-infantile; per Cesena il trauma center e neurochirurgia; per Forli' la chirurgia oncologica e la rete oncologica; per Ravenna l'attivita' cardiovascolare.

Come sottolinea il presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, e sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, l'assessore regionale Sergio Venturi era "sorpreso", giovedì sera, quando ha ricevuto la bozza, dato che "siamo la prima azienda della regione" a presentare un atto del genere. "Un lavoro corposo - aggiunge- che rappresenta il primo pezzo vero della carta d''identita'' della nostra azienda sanitaria", andando a evidenziare "eccellenze e punti di connessione".

Certo, "rimangono alcuni nodi da sciogliere", all'interno del confronto con tutti i sindaci romagnoli da terminare entro la fine dell'anno, aggiunge il primo cittadino. Il documento contiene anche un passaggio sul nuovo ospedale di Cesena, per il quale Venturi ha validato il percorso. Rientra infatti nelle tre nuove strutture che si intende realizzare in regione. Il primo passaggio, spiega il sindaco, "consiste nel trovare l'area, che deve essere totalmente pubblica, facilmente accessibile e vicina alle vie di comunicazione principali. Entro l'anno, comunque, sara' definita". Tornando alla bozza del piano di riorganizzazione, oltre alla razionalizzazione dei posti letto, prevede un potenziamento dell''attivita' del 118, spiega il direttore sanitario Giorgio Guerra, con l''obiettivo di "garantire il rispetto dei tempi di attesa".

Sono sette i Pronto soccorso: Ravenna, Faenza, Lugo, Forli', Cesena, Rimini e Riccione; e altrettanti i punti di primo intervento ospedaliero, Cervia, Santa Sofia, Cesenatico, San Piero in Bagno, Santarcangelo, Cattolica e Novafeltria. Invece Bellaria e Mercato Saraceno sono considerati punti di primo intervento territoriale gestiti dai medici di continuita'' assistenziale rispettivamente per 12-16 ore e per 24 ore. Quanto a Savignano sul Rubicone e Forlimpopoli, avranno ambulatori di osservazione e terapia gestiti dai medici di medicina generale e aperti 12 ore. Per quanto riguarda i mezzi di soccorso nelle aree di confine, Santarcangelo e Cesenatico avranno per 24 ore un''ambulanza e un''automedica; e Savignano, Bellaria e Cervia un'ambulanza. Infine confermate le quattro aree di terapia intensiva a Ravenna, Forli', Cesena e Rimini, mentre Lugo, Faenza e Riccione diventeranno piattaforme semi-intensive.

Sul fronte delle cure intermedie e degli ospedali di prossimita' da 15-20 posti letto, l'obiettivo, spiega Guerra, e' "potenziare l''attivita' sanitaria sul territorio", attraverso infermieri e medici di medicina generale. Cosi' i posti a valenza intermedia passeranno dagli attuali 56 a 127, dunque 71 posti letto in piu' di cui 45 da riconversione e 26 nuovi. Piu' nello specifico per Forli'-Cesena 10 a Cesenatico, otto a San Piero in Bagno, sei piu' eventuali tre a Savignano sul Rubicone, quattro piu'' due a Mercato Saraceno, 28 a Forlimpopoli, 14 a Modigliana, quattro piu' due a Premilcuore, quattro a Santa Sofia.

Per Ravenna, se ne contano nove a Cervia e 15 a Brisighella, per Rimini nove a Santarcangelo, quattro a Cattolica e cinque a Novafeltria. Delle 25 Case della salute previste, 21 sono funzionanti, tre progettate e una in programma. Infine la riorganizzazione dei servizi trasversali per cui si prevedono sei strutture complesse (Uoc) per radiologia: Ravenna, Faenza-Lugo, Forli', Cesena, Rimini e Riccione; una per neuroradiologia, a Cesena con articolazioni a Rimini e Ravenna; per medicina nucleare una a Cesena con articolazioni a Faenza e Forli'; per radioterapia una a Rimini. (fonte Dire)

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