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Cronaca

Nuovi centri accoglienza, Romagna Migrante: "Profughi di serie A e di serie B?"

"Migranti di serie A e migranti di serie B? Come apprendiamo dagli articoli usciti negli ultimi giorni, l'associazione "Croce d'oro" procede nel progetto di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale"

“Migranti di serie A e migranti di serie B? Come apprendiamo dagli articoli  usciti negli ultimi giorni, l’associazione “Croce d’oro” procede nel progetto di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, che la vede ad oggi responsabile dei due minihub di San Carlo e Macerone e di due centri di accoglienza, uno a Ribano e l’altro, non ancora attivo, a Borghi. Senza voler entrare nel merito degli elogi fatti dai consiglieri comunali in visita al CAS di Ribano, non è difficile da credere infatti che la struttura appena aperta sia visibilmente migliori dei due minihub oggetto dei sopralluoghi da parte dei parlamentari Zampa e Lattuca”: lo sostiene in una nota Romagna Migrante, che fa riferimento alle visite dei due parlamentari, che avrebbero riportato alla Prefettura una situazione non adeguata.

“I centri di accoglienza ospiteranno un numero esiguo di profughi, a differenza delle strutture di Cesena che hanno contenuto fino a 60 persone ciascuno. Ma nel momento in cui uno dei volontari della Croce d’oro arriva ad affermare che il CAS di Ribano “è un altro mondo rispetto ai centri di San Carlo e Macerone” allora una domanda ci scoppia nel petto: come è possibile che la differenza sia tanto grande fra le strutture e soprattutto fra i servizi offerte alle persone ospitate? A Ribano addirittura si sono adoperati nel cercare un lavoro agli ospiti, presto partiranno le lezioni di italiano e la struttura rispetta le norme dell’accoglienza diffusa”.

Ed ancora Romagna Migrante: “Se i CAS offrono ai richiedenti protezione internazionale un servizio ottimo, da dove provverranno le persone che ne potranno godere? Più nello specifico, saranno inseriti in questi progetti di accoglienza i profughi che da otto mesi vivono nei minihub? Nel primo caso, sarebbe interessante approfondire i criteri di selezione, visto che nella riunione tenutasi nella sala parrocchiale di Lo Stradone con gli abitanti di Borghi, un volontario della Croce d’oro ha affermato che alla nuova struttura accederà un gruppo di profughi proveniente da Cesena, tutti “della stessa razza, francofoni e cristiani”.  Nel caso invece fossero nuovi migranti, gli attuali abitanti dei minihub saranno costretti a terminare il loro periodo di accoglienza nella stessa condizione carente di servizi vissuta fin’ora? In che modo si procederebbe dunque allo ‘smaltimento’ degli ospiti delle strutture di San Carlo e Macerone, come affermato durante la quarta commissione del Consiglio Comunale? Come giudicare la natura temporanea di questi minihub se gli ospiti sono lì alloggiati da luglio scorso?”

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