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Cronaca Sogliano al Rubicone

Nuova discarica di Sogliano, via libera della Regione. Il M5S: "Colpo mortale alla valle dell'Uso"

La nuova discarica, che interessa il territorio dei comuni di Sogliano sul Rubicone e Poggio Torriana al confine tra le province di Forlì-Cesena e Rimini, prevedrà lo stoccaggio di 1,6 milioni di metri cubi di rifiuti speciali nell'arco di dieci/quindici anni

Via libera alla nuova discarica di Sogliano. La Giunta regionale lunedì scorso ha dato parere positivo alla Valutazione di Impatto Ambientale che di fatto sancisce la realizzazione della discarica Ginestreto 4, dove verranno stoccati più di un milione e mezzo di tonnellate di rifiuti speciali. “Si tratta di una pessima notizia che rischia di assestare un colpo mortale all’ecosistema dell’intera Valle dell’Uso, arrivando fin dentro ad un’area protetta - commenta Andrea Bertani, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che già in passato aveva presentato diverse interrogazioni per chiedere alla Giunta di bloccare l’iter autorizzativo del sito -. Dopo aver sbandierato ai quattro venti la volontà di spegnere gli inceneritori e chiudere tutte le discariche, aver assicurato che non si sarebbero autorizzati nuovi siti per rifiuti speciali, Bonaccini e la Gazzolo, come se niente fosse, danno l’ok definitivo a questo scellerato progetto".

"Evidentemente questa è la tanto decantata economia circolare voluta ed attuata dal Pd che si basa su promesse annunciate e puntualmente mai confermate, ma che alimentano nuove promesse, sempre più lontane nel tempo, e che faranno la stessa fine delle precedenti - contina l'esponente pentastellato -. Adesso siamo curiosi di sapere cosa si inventerà la Giunta per giustificare questa decisione visto che, nemmeno qualche mese fa in aula, presentando il piano rifiuti e prima ancora la nuova legge sull’economia circolare, avevano affermato l’esatto contrario". La nuova discarica, che interessa il territorio dei comuni di Sogliano sul Rubicone e Poggio Torriana al confine tra le province di Forlì-Cesena e Rimini, prevedrà lo stoccaggio di 1,6 milioni di metri cubi di rifiuti speciali nell’arco di dieci/quindici anni, rifiuti che quasi sicuramente saranno destinati a raddoppiare così come è già successo in passato.

"In pratica nel 2020 mentre la Regione, come da programma della Giunta, arriverà a toccare quota 73% di raccolta differenziata, nella Valle dell’Uso si stoccheranno rifiuti speciali provenienti da ogni parte d’Italia -conclude Bertani -. Una decisione scellerata già stabilita e tenuta a bagnomaria per far passare il referendum dello scorso 4 dicembre, ma che indagherò a fondo con il deposito di una nuova interrogazione”.

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