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Cronaca

'Spaccata' all'Eni Cafè, il titolare dopo 22 furti: "Nonostante tutto ho il rifiuto delle armi"

La nuova legge che allarga le maglie della legittima difesa non entusiasma il titolare del bar 'saccheggiato' per l'ennesima volta

Una vicenda quella dell'Eni Cafè lungo la Secante, che ricorda sotto certi aspetti quella del Bar Gallo di Borello. Molti esercenti lamentano un insufficiente controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine. Una posizione che non trova, almeno in parte d'accordo uno dei titolari dell'Eni Cafè Francesco Lorusso. "L'altra sera giravo in questa zona  ho visto quattro pattuglie della polizia, non credo siano poche in una città come Cesena".

Poco invidiabile 'record', il 22esimo furto all'Eni Cafè

Si parla molto in questi giorni di legittima difesa, con la nuova legge voluta fortemente dal Ministro Salvini, passata alla Camera, che amplia, e non di poco, la possibilità di difendersi., di fronte a malviventi che fanno irruzione in casa o negli esercizi commerciali. "Noi non siamo armati e onestamente io ho un rifiuto verso le armi. Mi chiedo cosa sarebbe successo se mio padre ieri avesse avuto una pistola in mano, quando si è trovato davanti uno dei malviventi. La soluzione per noi esercenti non è dare le armi in mano a persone che non sono abituate a maneggiarle, si rischia seriamente che ci siano degli abusi. Bisogna inasprire le pene e soprattutto applicarle, credo che la soluzione sia la certezza della pena, questo spaventerebbe veramente il delinquente"
 

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