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Cronaca

Non solo multinazionali, ecco come le sale "storiche" del cinema si rinnovano

"E' la dimostrazione che le buone cose possono essere fatte anche da chi è più piccolo delle grandi multisale" spiega Francesca

Non ha alle spalle la forza di una multinazionale ma l'Eliseo, cinema storico del centro di Cesena, ha ottime armi per competere alla pari con i più grandi. Anzi, anche meglio. A parte il restyling compiuto in questi mesi che ha portato all'Eliseo la 4K, una nuova tecnologia ad altissima definizione nelle immagini (non ha nulla a che fare con quella della televisione e in zona c'è solo l'Eliseo a esserne dotato), come ogni anno riparte la programmazione studiata e ben architettata dalla titolare Francesca Piraccini, che, oltre a tenere sotto controllo il business, dimostra grande sensibilità artistica e passione per la cultura tout court.

"E' la dimostrazione che le buone cose possono essere fatte anche da chi è più piccolo delle grandi multisale - spiega Francesca - Ovviamente noi impazziamo di più perché la programmazione su 4 sale non è uguale a farla su 10 sale. Noi non possiamo permetterci di sbagliare mai. E poi ci sono le incognite dei distributori. Programmare non è semplice ma noi ogni anno cerchiamo di farlo con anima e cuore". 

Stagione 2018 dell''Eliseo

Ad aprire la strada delle programmazioni fuori circuito classico è stata ormai vari anni fa la rassegna "Cross the Movie" ideata da Luigi Bertaccini e Mogawa. Proiezione di film di musica strepitosi con introduzione e anche assaggi di musica dal vero: un grande successo. Giunta alla terza edizione, anche quest'anno ripartirà la programmazione dal titolo "Opera, lirica, balletto e la grande arte". In anteprima il mercoledì (alle 20.30) e il sabato (alle 17.30) verranno proiettati nuovissimi film sull'arte. Si parte il 26 settembre con "Salvador Dalì. La ricerca dell'immortalità". Poi il 17 ottobre e il 20 è la volta di "Final Portrait. Alberto Giacometti". Il 24 e il 27 ottobre "Klimt e Schiele. Eros e Psiche". Si parlerà del grande "Bernini" mercoledì 14 e sabato 17 novembre. Mercoledì 28 novembre e sabato 1 dicembre si arriva agli impressionisti con "Le ninfee di Monet" per concludere la prima parte della rassegna mercoledì 12 dicembre e sabato 15 dicembre con "L'uomo che rubò Bansky". A introdurre il film, cinque minuti prima dell'inizio, sarà la storica dell'arte Monica Andreucci. 

Contemporaneamente parte anche la rassegna di Opera lirica e sinfonica, un modo particolare e molto gradito dagli spettatori di godersi spettacoli (alcuni in diretta) che altrimenti non vedrebbero. La visione al cinema, tra l'altro, è più comoda e grazie alla tecnologia ha un'ottima resa anche a livello di audio. Si parte sabato 6 ottobre alle 17 con Aida dal teatro Real di Madrid. Sabato 27 ottobre Nona Sinfonia Inno alla Gioia di Beethoven, sabato 15 dicembre Don Giovanni dal teatro La Fenice di Venezia, martedì 22 gennaio alle 20 La Dama di picche dal Royal Opera House di Londra, mercoledì 30 gennaio alle 20 La Traviata dal Royal Opera House di Londra, sabato 2 marzo alle 17 Madama Butterfly dal teatro Real di Madrid e martedì 2 aprile alle 19.30 La forza del destino dal Royal Opera House di Londra. Da lunedì 15 ottobre parte anche la rassegna sul balletto. A introdurla, 15 minuti prima, sarà l'esperta Cinzia Rustignoli direttore artistico delle Corti dell'Arte. Si parte con Mayerling da Londra, Nureyev, La Bayadere, Lo Schiaccianoci dall'Opernhaus di Zurigo, il Don Chisciotte, e due appuntamenti con la danza contemporanea in orario pomeridiano così da poterla far seguire anche alle ragazze che fanno corsi di danza. 

Seguirà anche la rassegna di Cinema e Psiche a cura di Mirella Montemuro, film seguiti da un dibattito con esperti. E in questo caso si partirà il 15 ottobre con "Il figlio sospeso". A intervenire saranno illustri esperti del settore di psicologia e psichiatria. Ingresso 5 euro. Ultimo, ma non per importanza, la rassegna di film in lingua, curata da Giampiero Travini. Verranno proiettate novità sul mercato, appena uscite, tutte scelte con grande maturità e sensibilità artistica. Si parte con The man who killed don quixote, del geniale Terry Gilliam, per arrivare a Venom, senza tralasciare un anticonformista come Lars von Trier. Insomma roba forte per palati fini.

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