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Cronaca Verghereto

Neve in montagna, disagi non solo per le persone: cosa sta succedendo a lupi e altri animali

"Affrontare la neve - continua - significa conoscerla non come avviene oggi sull'E45 che è rimasta bloccata quando ai miei tempi non sarebbe mai successo"

“E' duro vivere nelle piccole frazioni di montagna d'inverno” dice Enore Canestrini, ex cantoniere  sulla E45 con la passione per la caccia al cinghiale tanto da essere da tempo caposquadra del gruppo cinghialai di Ville di Montecoronaro nel comune di Verghereto dove abita. Ora Enore è in pensione e forse ha più tempo per guardarsi intorno. “I due giorni più brutti quassù alle falde del monte Fumaiolo sono stati martedì 17  e mercoledì 18 gennaio quando oltre a nevicare ha tirato una forte vento di tramontana che ha creato accumuli di neve alti anche tre metri. Adesso la neve si mantiene sul metro d'altezza e speriamo che il cattivo tempo dia un po' di tregua”.

“Affrontare la neve – continua – significa conoscerla non come avviene oggi sull'E45 che è rimasta bloccata quando ai miei tempi non sarebbe mai successo. Sono stato cantoniere e capo cantoniere con  quarantanni al servizio dell'Anas, ma adesso danno gli appalti, al prezzo più basso, a aziende che non hanno la minima idea di cosa vuol dire le neve e, soprattutto, non sanno prevederla. Ecco perchè avvengono i fatti incresciosi dei giorni scorsi quando una nevicata, e io e i miei compagni ne abbiamo affrontate di più grandi, una strada così fondamentale per la nazione è stata chiusa”.

Ma l'inverno non è solo questo è ambiente e salvaguardia della selvaggina e protezione dagli animali selvatici affamati. “Credo che la forza del nostro territorio sia la fauna selvatica – prosegue Enore – che permette un equilibrio al territorio. Con la neve alta gli animali di bassa statura corrono il rischio di essere soffocati dalla coltre nevosa, mentre quelli più alti o in grado di saltare si aggirano in cerca di cibo avvicinandosi anche alle case e agli animali domestici e di allevamento. Un cenno particolare lo dobbiamo fare per i lupi in grande quantità nel nostro territorio, al momento non ho avuto sentore di attacchi, ma certamente temo che potranno verificarsi fatti del genere. Quanto all'altra fauna come gli ungulati noi come cacciatori siamo pronti a portare un po' di cibo, ma dobbiamo essere autorizzati dalla Provincia. Ci è proibito farlo di nostra iniziativa”.

Ma la neve non è solo coltre bianca, ma è pure ghiaccio. “Come vecchio cantoniere – sottolinea Canestrini – il ghiaccio è un nemico subdolo che può colpire quando uno meno se lo aspetta. La coltre nevosa lascia il terreno ghiacciato quasi sempre nei punti meno esposti al sole rendendo pericolosa la marcia dei veicoli e anche dei pedoni. Frequenti sono gli incidenti non tanto per i residenti che ci convivono, quanto piuttosto per coloro che vengono dalla pianura per una giornata in montagna. Credono che avere le gomme termiche significa essere sicuri, nient'affatto, ci vuole prudenza, e se poi basta!.”

 

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