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Cronaca

Cesena si conferma meta gradita per la cicogna

Con poco meno di 2.300 bebè venuti alla luce nel corso del 2012, dati che ricalcano l’andamento degli ultimi due anni, l’ospedale Bufalini di Cesena si conferma meta gradita per la cicogna

Con poco meno di 2.300 bebè venuti alla luce nel corso del 2012, dati che ricalcano l’andamento degli ultimi due anni, l’ospedale Bufalini di Cesena si conferma meta gradita per la cicogna. Nell’anno che si sta per concludere sono stati più frequenti i fiocchi azzurri rispetto a quelli rosa: a emettere il primo vagito nel reparto di Ostetricia sono stati più maschietti (circa il 51% dei nati) che femminucce (49%). I neonati stranieri sono circa 440, come lo scorso anno. L’età media delle partorienti a Cesena è di 32 anni. I parti gemellari sono stati 39, in tre casi la neomamma ha potuto abbracciare tre bebè.

Nel 2012 si è mantenuto su alti livelli l’impegno nella diagnostica prenatale, da anni punto di forza dell’attività dell’unità operativa di Ostetricia-Ginecologia dell’Ausl di Cesena. Oltre 700 le indagini diagnostiche invasive eseguite, tra amniocentesi (200) e villocentesi (500); quest’ultima innovativa indagine citogenetica, introdotta al Bufalini nel 2008, anno in cui se ne eseguirono 58, può essere effettuata già intorno alla dodicesima settimana per risalire ai cromosomi del feto e individuare con certezza entro 4-5 giorni eventuali malattie cromosomiche, tra cui la più nota è la Sindrome di Down, con evidenti vantaggi in termini di assistenza clinica e di accettazione psicologica da parte delle donne e delle famiglie. “Sempre nell’ambito della diagnostica prenatale – sottolinea il dottor Daniele Pungetti, direttore dell’unità operativa Ostetricia-Ginecologia – è stata avviata anche la nuova metodica duo test (o “test combinati”), uno screening non invasivo, che si avvale di un’ecografia e di un semplice prelievo di sangue, per la definizione del rischio di malattie cromosomiche indipendentemente dall’età della donna”

In sensibile aumento rispetto allo scorso anno (19% rispetto al 13% del 2011) il numero delle donne che hanno scelto di affrontare un parto indolore ricorrendo all’analgesia farmacologica (epidurale), erogata gratuitamente al Bufalini dal dicembre del 2008, 24 ore su 24, giorni festivi compresi. Accanto a questa possibilità a tutte le partorienti viene offerta l’opportunità di affrontare il parto in ipoalgesia (analgesia non farmacologica gratuita) per il contenimento del dolore attraverso agopuntura, elettroagopuntura, idroagopuntura, massaggio con digito-pressione, aromaterapia e TENS. Per entrambe le tecniche di contenimento del dolore sono programmati colloqui informativi gratuiti ogni mese, ai quali hanno partecipato oltre 600 donne in dolce attesa.

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