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Cronaca

Montefiore, Lucchi e la mediazione fallita: "Chiesto risarcimento simbolico, esposti sempre archiviati"

"Chiesto un risarcimento simbolico a mio favore di 1.000 euro (che, esattamente come per la richiesta di 100.000 euro, mi sono impegnato a devolvere al mondo del volontariato cesenate"

L'ex sindaco di Cesena Paolo Lucchi torna sul caso Montefiore, per chiarire alcuni punti legati al tantativo di mediazione fallito con Fabrizio Faggiotto e Marco Giangrandi.

"Rilevo come - scrive l'ex sindaco in una nota -  nonostante l’obbligo di riservatezza che assieme abbiamo formalmente assunto in sede di conciliazione, anche sottoscrivendo, a verbale, una specifica clausola in tal senso, Fabrizio Faggiotto e Marco Giangrandi non abbiano perso tempo e dopo appena pochi minuti dalla formalizzazione di tale vincolo, abbiano divulgato, con apposita nota, quanto accaduto in sede di conciliazione. Ma tant’è, dal momento che, per quanto mi riguarda, non v’è nulla da nascondere, tenuto conto che i miei Contraddittori sono appunto venuti meno all’obbligo assunto, mi sento parimenti esonerato. E pertanto, con vero piacere, adeguandomi alla manifestata volontà di trasparenza, vorrei chiarire due passaggi".

Faggiotto e Giangrandi: "Proposta irricevibile dall'ex sindaco"

"Il primo: il mio Avvocato Massimo Beleffi ha avanzato all’Avvocato della controparte, Isabella Castagnoli, una proposta di conciliazione così articolata: un risarcimento simbolico a mio favore di 1.000 euro (che, esattamente come per la richiesta di 100.000 euro, mi sono impegnato a devolvere al mondo del volontariato cesenate) e l’acquisto, da parte di Faggiotto e Giangrandi, di spazi sui quotidiani Il Resto del Carlino ed il Corriere Romagna, per chiarire, con un testo concordato, i contorni della vicenda che sta attorno alla realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri in area Montefiore ed all’allargamento del centro commerciale. L’Avvocato Beleffi – ed io con lui – non ha che potuto prendere atto della volontà della controparte di non accettare alcuna proposta di conciliazione, poiché si è scelto di non entrare neppure nel merito del testo da pubblicare sui quotidiani locali".

"Il secondo: gli esposti alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica dei quali sono stati protagonisti Faggiotto e Giangrandi sono stati archiviati più volte, a seguito di specifiche indagini attivate dagli organi competenti. Ma, ciò nonostante, Faggiotto e Giangrandi hanno continuato ad avanzare dubbi “pesanti” su di una scelta – quella relativa all’Area Montefiore – che ha seguito percorsi amministrativi trasparenti ed inattaccabili, come confermato dal parere unanime degli organi chiamati a controllare gli atti. E lo hanno fatto nell’ambito di un confronto nel quale non hanno moderato commenti né espressioni, minando così la tranquillità della mia famiglia (messa più volte in tensione, dal loro atteggiamento) e mia personale".

"E’ per questa ragione che - conclude Lucchi - il giorno successivo alla scadenza del mio mandato quale Sindaco di Cesena, ho scelto di fare quello che un “libero cittadino” può fare nei confronti di altri “liberi cittadini” dai quali ritiene di essere stato diffamato e calunniato: convenirli in giudizio avanti all’Autorità Giudiziaria".

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