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Cronaca

Lotta al lavoro nero e al caporalato, i sindacati: "Apprezzamento per l'impegno del Comune"

"L'impegno di Cgil, Cisl e Uil, e di alcune categorie in particolare, non è mai mancato negli anni e si è intensificato proprio negli ultimi periodi", viene ricordato

Cgil, Cisl e Uil, attraverso i segretari generali Silla Bucci, Filippo Pieri e Marcello Borghetti, esprimono "apprezzamento per l'impegno del Comune di Cesena (e ci auguriamo il coinvolgimento degli altri comuni del territorio) nell'attenzione ai temi della legalità e per il contrasto del lavoro nero e dei fenomeni di caporalato". Per le organizzazioni sindacali "la costituzione e la nascita dell'Osservatorio Cesenate per il Contrasto al Lavoro Nero ed al Caporalato, come luogo operativo per attivare iniziative utili alla promozione della legalità nel lavoro e per facilitare il contrasto a questi fenomeni che si sono diffusi anche nel territorio Romagnolo è sicuramente positivo".

I sindacati riferiscono di condividere "in primis di effettuare un lavoro verso le imprese dei settori più colpiti (agricolo, zootecnico e i relativi appalti) è importante adottare politiche volte a sensibilizzare gli aspetti della “nuova” legge 199/2016, e più precisamente sui rischi penali per le aziende che utilizzano queste forme disumane di sfruttamento e sui rischi di inquinamento criminale e malavitoso dell'economia del territorio. Su questi temi crediamo importante il ruolo del Pubblico, il verbale di confronto sottoscritto con il Comune di Cesena va in questa direzione, ma crediamo altrettanto importante il ruolo delle organizzazioni dei datori di lavoro. Un impegno che deve anche portare a valorizzare tutte quelle imprese “sane” che nel rispetto delle leggi, della sicurezza sul lavoro, dei Contratti Collettivi Nazionale e degli accordi aziendali e/o territoriali salvaguardano la dignità, la qualità del lavoro e i diritti dei lavoratori; aziende che queste dinamiche "illegali non le usano e da questo sistema vengono penalizzate".

"Bisogna distunguere con chiarezza e nettezza chi è regolare da chi non lo è, perché su di esso si scaricano in modo più spinto l' abbittimento del costo del lavoro, a discapito delle condizioni dei lavoratori - continuano -. Vogliamo ricordare che il rispetto delle regole incide anche sulla tutela e la sicurezza del lavoro e le conseguenze più gravi ricadono sui lavoratori. E' necessario lavorare assieme ai giovani, agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, per radicare una forte cultura della legalità. La legalità va coltivata e promossa. I fatti degli ultimi anni, gli arresti e i processi avviati, hanno dimostrato che questi fenomeni di intermediazione illecita di manodopera e l'utilizzo del lavoro nero, non sono più relegati a piccole quote marginali della nostra economia ma si sono insinuate in una parte del tessuto produttivo del nostro territorio nonchè della nostra provincia e della nostra regione".

"L'impegno di Cgil, Cisl e Uil, e di alcune categorie in particolare, non è mai mancato negli anni e si è intensificato proprio negli ultimi periodi. Un impegno di denuncia, di tali fenomeni, sia pubblici, sia verso gli organi di vigilanza preposti, i quali hanno dato assistenza ai lavoratori caduti vittime di questo odioso sfruttamento - aggiungono Bucci, Pieri e Borghetti -. E' bene ricordare come sia stato indispensabile il lavoro eseguito da tutti gli organi di vigilanza- Itl Ravenna Forlì-Cesena, Inps Forlì-Cesena, nonché tutte le forze di Pubblica Sicurezza, un impegno che ha facilitato le indagini della magistratura e le operazioni di contrasto hanno portato nel marzo scorso all' arresto di 5 persone, di cui tre nel cesenate. Nel sottolineare la nostra soddisfazione per l'attenzione e l'impegno del Comune, al prossimo Tavolo Prefettizio affronteremo, come sempre, il problema in un contesto nel quale ad oggi si sta registrando un aggravamento di tale fenomeno".

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