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Cronaca

Lettera di minacce a Lucchi: "O 5.000 posti auto in centro, o vedrai..."

Una lettera anonima è stata ricevuta martedì mattina dal Sindaco di Cesena Paolo Lucchi. Nella missiva sono rivolte minacce al Sindaco ed alla sua famiglia se non verrà soddisfatta l'improbabile richiesta di "5.000 i posti auto Ztl per i residenti"

Una lettera anonima è stata ricevuta martedì mattina dal Sindaco di Cesena Paolo Lucchi. Nella missiva sono rivolte minacce al Sindaco ed alla sua famiglia se non verrà soddisfatta l'improbabile richiesta di “un progetto su come aumentare di 5.000 i posti auto Ztl per i residenti”. Il sindaco, nonostante l'evidente insensatezza della richiesta, che depone anche per lo scarso equilibrio di chi ha redatto una tale missiva, non ha preso la cosa sotto gamba e ha sporto denuncia. L'anonimo rischia ora una grave conseguenza.

Il sindaco ha informato immediatamente dell’episodio il Questore Salvatore Sanna ed il dirigente del Commissariato Michele Pascarella e quest’ultimo è intervenuto personalmente in Comune, insieme ad agenti della Digos e della Polizia Scientifica, per esaminare la lettera e sentire i funzionari dell’Ufficio Protocollo che – come è loro compito – hanno aperto la busta nella quale era contenuta la lettera anonima, recapitandola successivamente all’ufficio del Sindaco.


 

“Sono costernato per l’episodio in sé e per la richiesta avanzata in questo modo – dichiara il Sindaco Paolo Lucchi -. Una richiesta, per altro, senza senso, dal momento che, anche volendo, non sarebbe possibile individuare una quantità di posti auto come quella, che va ben al di là delle stesse richieste dei residenti. Inoltre, proprio in questi ultimi mesi, insieme alla Giunta, abbiamo comunicato in più occasioni (dall’edizione di Carta Bianca sul centro storico svoltasi il 30 gennaio scorso, sino all’incontro con il quartiere Centro urbano di venerdì 20 marzo) l’attivazione del percorso per individuare nuove soluzioni per agevolare la sosta dei residenti”.


 

“In ogni caso – prosegue il Sindaco - non sono disposto a subire minacce: chi ha scritto questo messaggio se ne deve vergognare. Abbia il coraggio di ripeterlo a viso aperto a me e non di minacciare vigliaccamente la mia famiglia. A Cesena siamo abituati al dibattito anche aspro, ma franco, che sa però sempre tenere distinto il piano politico e pubblico dalla sfera personale: la nostra comunità non merita di essere contaminata da sistemi intimidatori che non appartengono al modo di essere di noi cesenati”.  

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