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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Legionella mortale al camping, i vertici assolti con formula piena

L’accusa era di omicidio colposo e soprattutto la gestione del camping era stata accusata di non aver ben gestito i casi di legionella accaduti nell’anno 2011. L’accusa era grave, anche per le conseguenze mortali di un caso

Il Tribunale di Forlì, ha assolto con formula piena i responsabili del Camping Cesenatico Village sulla vicenda dei casi di legionella che si verificarono nel 2011. La formula adottata è “perché il fatto non costituisce reato” per i due imputati Terzo Martinetti , direttore generale, e William Bracci, direttore tecnico. “Gesturist Cesenatico spa ed il Camping Cesenatico hanno gestito secondo le regole i casi di legionella”, spiega una nota della stessa società.

L’accusa era di omicidio colposo e soprattutto la gestione del camping era stata accusata di non aver ben gestito i casi di legionella accaduti nell’anno 2011. L’accusa era grave, anche per le conseguenze mortali di un caso ed ha richiesto un notevole impegno processuale per giungere al chiarimento definitivo. Continua la nota: “La Gesturist Cesenatico spa ed il Cesenatico Camping Village hanno dimostrato di aver rispettato le regole di gestione delle strutture ricettive e di aver sempre collaborato appieno con l’AUSL di Cesena e con il Comune di Cesenatico per la gestione della legionella negli impianti del campeggio”.

“In oltre 50 anni di attività del Camping Cesenatico, il batterio della legionella si è manifestato solo nel corso della primavera 2011, probabilmente in conseguenza di fattori straordinari, mai si era presentato in precedenza e mai in seguito (nei valori superiori alla norma). Infatti il batterio della legionella è ubiquitario e sempre presente nell’acqua. Può essere pericoloso nella nebulizzazione dell’acqua, se supera alcune soglie di concentrazione e soprattutto se incontra soggetti gravati da malattie croniche”.

L’AUSL di Cesena sta svolgendo dal 2005 una valida opera di prevenzione della legionella presso le strutture turistiche della zona, con buoni risultati. “Spiace ricordare che nell’anno 2011, i due casi accaddero durante la campagna elettorale per le elezioni comunali ed alcuni partiti e personaggi pubblici si distinsero nella polemica pubblica e nella condanna preventiva, danneggiando gli imputati che oggi sono assolti, ma soprattutto la struttura del Cesenatico Camping Village e la città turistica di Cesenatico. C’è da augurarsi che l’esito positivo della vicenda giudiziaria, spinga i dirigenti politici che allora si distinsero nell’azione di denigrazione gratuita, ad avere un comportamento più consono agli interessi della città di Cesenatico”, continua la nota di Martinetti. La vanità e superficialità dei personaggi in questione mai li porterà a presenterà quelle scuse che sarebbero dovute, soprattutto all'immagine della città. Speriamo che, a fronte del giudizio della Magistratura, ora riescano a trovare parole più pacate per affrontare le questioni della città”.

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