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Cronaca

Cesena slot-free, ricorso al Tar per le scommesse ippiche. Ancora incognite sulla sala bingo

A dicembre il sindaco Paolo Lucchi, in ottemperanza della Legge regionale aveva lanciato una stretta sulle macchinette e il gioco d'azzardo, classificando in esso anche l'ippodromo

A dicembre il sindaco Paolo Lucchi, in ottemperanza della Legge regionale che dà una stretta sulle nacchinette del gioco d'azzardo, aveva lanciato un ultimatum a bar e tabacchi (con all'interno slot machine) e Sale Bingo che si trovassero vicino a luoghi ritenuti sensibili (scuole, chiese, impianti sportivi e altro). Queste attività economiche avevano sei mesi di tempo per decidere se spostarsi in altro luogo o disinstallare le videolottery e slot machine.  

Un paradosso è emerso subito per l'Ippodromo di Cesena, inserito dall'amministrazione di Cesena all'interno degli impianti sportivi della città, quindi già di per sè luogo sensibile, mentre all'Ippodromo corrono sì i cavalli ma lo fanno solo perché si raccolgono scommesse. Un contrasto già all'origine. Hippogroup, la società che gestisce l'Ippodromo di Cesena e quello di Bologna, oltre a quattro Sale Bingo (Cesena, Bologna, Modena e Firenze), non ha potuto fare altro che impugnare la classificazione effettuata dal Comune di Cesena davanti al Tar.

Tra l'altro lo stesso Comune di Bologna aveva agito diversamente dall'amministrazione di Cesena non classificando il suo ippodromo come luogo sensibile. "Da questo punto di vista, però, ci sentiamo abbastanza tranquilli - spiega Riccardo Grassi, amministratore delegato per l'area giochi di hippogroup cesenate spa - speriamo che il Tar si esprima prima dell'inizio attività estiva e lo faccia a nostro favore ma anche se così non fosse, a questo punto, sarebbe difficile fermare un'attività già organizzata a livello nazionale. Mi sento di dire che la stagione estiva dell'Ippodromo non è a rischio". 

Diversa la situazione per le sale Bingo. "La situazione è molto complicata - spiega ancora Grassi - A Firenze, dopo un'ordinanza superestrittiva in cui ci imponevano di stare aperti solo 4 ore e contro la quale abbiamo fatto ricorso, siamo a posto perché abbiamo vinto noi. A Bologna siamo lontani da scuole e chiese quindi resta tutto uguale. A Modena, invece, siamo in pieno centro e quindi stiamo aspettando notizie dal Comune. Stessa cosa per Cesena, dove stiamo aspettando la notifica del Comune. A dicembre ci hanno informato che il nostro Bingo è troppo vicino a luoghi sensibili e quindi va spostato entro sei mesi. A ora non abbiamo ricevuto nulla. Ma il paradosso è che mentre i bar e i tabacchi (anche quelli di fianco ai licei) proprio per la legge regionale potranno disinstallare le macchinette entro il 2022 (e non entro i sei mesi che erano stati annunciati in conferenza stampa), noi come Sale Bingo dovremmo farlo prima, appena riceviamo la notifica. Stiamo ragionando insieme alle 20 sale Bingo attive tra Piemonte ed Emilia Romagna, le due regioni che hanno applicato subito la legge, per capire se possiamo trovare una soluzione tutti insieme". 

La sala Bingo di Cesena (nonostante sia la più piccole delle quattro gestite da Hippogroup) dà lavoro a 35 persone circa,  mentre si stima in  due milioni di euro gli investimenti che ci vogliono per aprire una sala Bingo in un'altra zona di Cesena. 

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