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Cronaca

Le luci del teatro si accendono sulle culle della Terapia intensiva neonatale

Buio in scena. La luce si accende su quattro culle. E' una luce particolare, come quella che illumina la terapia intensiva neonatale dove bambini, venuti al mondo troppo presto, lottano per restare attaccati alla vita

Buio in scena. La luce si accende su quattro culle. E' una luce particolare, come quella che illumina la terapia intensiva neonatale dove bambini, venuti al mondo troppo presto, lottano per restare attaccati alla vita e i loro genitori li aiutano con una tenacia unica, mai vista.  Ogni anno si stima che in Italia siano circa 50 mila i bambini che nascano prematuri (prima del termine di 37 settimane di gestazione). Una buona parte di loro potrebbero essere salvati grazie a cure mediche particolari e una terapia intensiva neonatale all'avanguardia come quella che, fortunatamente, si trova al Bufalini di Cesena. 

La storia teatrale che portano in scena Giulia Del Cherico e Mattia Follari è la storia del loro bambino, Leonardo, nato di 28 settimane nell’aprile 2011. Un momento emotivamente forte che a distanza di 6 anni i due genitori, con esperienze teatrali alle spalle (fanno parte della compagnia Quinte Strappate), hanno voluto far diventare uno spettacolo benefico da condividere con altri genitori come loro e con tutte le persone sensibili all'argomento

“(non) E’ troppo presto" andrà in scena giovedì 26 e venerdì 27 gennaio, alle 21, al Teatro Bogart di Cesena (Via Chiesa Sant’Egidio 110). Lo spettacolo, con musiche dal vivo, è finalizzato a raccogliere fondi a favore della Terapia Intensiva Neonatale del Bufalini che per Giulia e Mattia è stata “come una seconda casa e una famiglia per quasi due mesi”. Parte del ricavato sarà infatti devoluto al reparto cesenate. "E' un'esperienza molto intensa, dalla quale si esce comunque più forti - spiega Giulia Del Cherico - Il solo fatto di aver partorito un bambino e non poterlo portare a casa, fa star male. Ma poi s'inizia a gestire la situazione, ci si attacca alla vita come una pianta arrampicante si attacca al muro. S'inizia a parlare con gli altri genitori non di cacche e pannolini, ma di apnee, di parametri vitali, di ventricoli cerebrali o di alveoli polmonari. Argomenti sconociuti prima di allora, prima che tuo figlio morisse dalla voglia di vederti e decidesse di uscire molto prima del tempo previsto. Si piange e si ride. Per due mesi quelle stanze diventano la tua vita perchè lì c'è tuo figlio e non vedi l'ora di portarlo a casa". Nel cast, oltre a Giulia e Mattia, ci sono anche Alice Casadei, Jonathan Pappalardi, Marco Mancini e Stefano Asioli.


Per info e prenotazioni: Mattia 3296825922

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