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Cronaca Savignano sul Rubicone

Savignano, taglio del nastro per l'ala sud della Canonica di San Giovanni in Compito

La canonica della Pieve del Compito è collocata a lato del museo al quale la pieve è storicamente legata poiché a partire dal 1930 Don Franchini è stata la prima persona a raccogliere materiali archeologici nei terreni intorno alla chiesa di San Giovanni

Taglio del nastro in arrivo per l'ala restaurata della Canonica di San Giovanni in Compito. Sono terminati nell'estate i lavori di restauro realizzati grazie anche al finanziamento di 135 mila euro del Programma Operativo Regionale – Fondo Europeo di Sviluppo regionale, Asse IV “Interventi di valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale”, ottenuto dall'Amministrazione Comunale a fronte di un importo dei lavori complessivo di 300 mila euro.

La canonica della Pieve del Compito è collocata a lato del museo al quale la pieve è storicamente legata poiché a partire dal 1930 Don Franchini è stata la prima persona a raccogliere materiali archeologici nei terreni intorno alla chiesa di San Giovanni, collocando la prima raccolta proprio nella canonica. C'è dunque un filo rosso conduttore che lega sia storicamente che geograficamente il museo alla canonica. Oggi il collegamento si rafforza ulteriormente perché, grazie ai nuovi interventi realizzati, l'Amministrazione Comunale potrà rispondere alle esigenza di ampliare gli spazi interni del Museo, in particolare di riservare una zona alle attività didattiche.

Il restauro ha interessato la parte di canonica adiacente alla Pieve, che si trovava in forte stato di degrado, valorizzando due sale: una al primo piano, di ampie dimensioni, e una al pianterreno, più piccola, dove sono state lasciate in vista due tombe rinvenute durante le opere di scavo archeologico preliminari ai lavori di recupero. Le sale, i cui arredi sono stati acquistati grazie ad un cofinanziamento provinciale, saranno destinate alla didattica del museo - che rimane la funzione principale - ed utilizzate anche per le attività della Consulta del Quartiere San Giovanni nonché per i corsi della Libera Università del Rubicone.

Il taglio del nastro delle nuove strutture è previsto per sabato 21 settembre 2013 alle ore 12,30. Saranno presenti per l'occasione il sindaco Elena Battistini e il vice sindaco Matteo Tosi, il Presidente dell'ICS Marina Seganti, il responsabile del Settore Lavori Pubblici e Manutentivi del Comune di Savignano sul Rubicone Daniele Capitani e Elisa Domeniconi della Cooperativa Koiné che dal 2005 coordina le attività didattiche del museo e della Libera Università del Rubicone. La programmazione delle attività didattiche e della L.U.R. saranno presentate pubblicamente, come da tradizione. L'appuntamento è per domenica 6 ottobre a partire dalle 16.30 con un pomeriggio allietato da un piacevole momento e da un aperitivo. La cittadinanza è invitata a partecipare agli eventi.

L'INTERVENTO DI RESTAURO - L'intervento di restauro è stato realizzato con finanziamento POR-FESR ovvero il Programma Operativo Regionale - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013, attraverso il quale la Comunità Europea promuove interventi di valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale. L'assegnazione dei fondi da parte della Comunità Europea è avvenuta sulla base di un progetto denominato Sistema-Archeologia realizzato dai Comuni di Savignano sul Rubicone e Galeata sul cui territorio comunale sono presenti siti archeologici che le amministrazioni comunali intendono valorizzare.

Il Comune di Savignano sul Rubicone ha presentato due progetti, uno relativo al sito di San Giovanni in Compito e uno relativo al recupero delle mura medievali e del ponte ritrovati in via del Mulino, nella cosiddetta Piazza del Torricino. I 600 mila euro disponibili sommando il finanziamento europeo (270 mila euro) e i fondi comunali (330 mila euro) messi a bilancio 2010, sono stati utilizzati circa al 50% su ciascuno dei due progetti.

Il progetto relativo al sito di San Giovanni in Compito prevedeva il restauro dell'ala sud della canonica in cui sono stati ricavati spazi a servizio del limitrofo museo archeologico, ed anche per le attività della Consulta di Quartiere. La possibilità di fruire di nuovi spazi renderà possibile l'ampliamento della sede espositiva del Museo, i cui locali locali finora ospitavano attività didattiche quando necessario e che ora potranno essere invece destinati solo ed esclusivamente a fini espositivi.

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