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Cronaca

Laboratorio Cesena: "Istituire la figura dello psicologo di base"

"Le statistiche nazionali e internazionali parlano chiaro - premettono -. Sempre più persone affrontano nella propria vita momenti in cui il proprio benessere psicologico viene meno"

"Sperimentare nel nostro territorio la figura dello psicologo di base". E' la richiesta dei giovani di "Laboratorio Cesena". "Le statistiche nazionali e internazionali parlano chiaro - premettono -. Sempre più persone affrontano nella propria vita momenti in cui il proprio benessere psicologico viene meno. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2020 la Depressione diventerà la seconda causa mondiale di disabilità, dopo le cardiopatie. I dati appaiono allarmanti. L’insorgenza di patologie di tipo psicologico hanno conseguenze non solo sul benessere soggettivo percepito del singolo, ma ha effetti importanti anche sulla collettività: si pensi solo all’assenteismo sul luogo di lavoro o la necessità di farmaci e assistenza sanitaria. Il peso economico del disagio psicologico e psichiatrico è stimato fra il 3 e il 4% del Pil dell’Unione Europea (Oms)".

"L’Italia è al quinto posto nel mondo per consumo di psicofarmaci: circa nove milioni di italiani ne fanno uso, e sono la seconda categoria di farmaci più diffusi in Italia, dopo quelli per il sistema cardiovascolare - proseguono -. Un’analisi del consumo di farmaci dal 2002 al 2010 ha registrato un aumento, in Italia, dell’uso di antidepressivi del 15% in 8 anni, con conseguente aumento della spesa pubblica a riguardo. Nel nostro territorio la situazione non pare purtroppo migliore. Date queste premesse, è importante chiedersi come affrontare efficacemente questa tematica, anche a livello locale. Un primo passo, certamente non l’unico necessario, potrebbe essere la sperimentazione di una nuova figura professionale, quella dello psicologo di base, che assista il medico di famiglia all’interno dei poliambulatori dei servizi di cure primarie".

"In Italia questo progetto nasce a livello teorico nel 2010 all’interno della Sipap, Società italiana Psicologi, Area professionale - chiosano -. A livello pratico, ci sono state, negli ultimi anni, alcune sperimentazioni in merito, che hanno portato a risultati positivi ed incoraggianti, specialmente in Lazio e Puglia. Da queste ricerche si evince anche come un intervento di consulenza psicologica in supporto all’attività del medico di base può' ridurre le spese sanitarie a carico dello Stato e portare ad un miglioramento della condizione psicofisica dei soggetti partecipanti. Esistono progetti attivi anche in Regione (a Bologna e Forlì), in cui alcuni distretti del territorio possono usufruire di un servizio gratuito di consulenza psicologica presso l’ambulatorio del medico di famiglia. Al momento a Cesena non ci risulta in essere alcun progetto relativo alla messa a disposizione gratuita, per la popolazione, di uno psicologo delle cure primarie che affianchi il medico di base".

"Si tratterebbe di un’iniziativa di promozione del benessere (non solo fisico) e prevenzione del disagio anche sul nostro territorio, per la quale si potrebbe coinvolgere attivamente la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, che ha proprio a Cesena una importante sede - continuano -. Un inizio, un primo tassello di una strategia più estesa che permetta di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di gestire e prendersi cura del proprio benessere mentale, anche attraverso il contributo dello psicologo, figura professionale non sempre compresa e valorizzata. Nei prossimi mesi come Laboratorio Cesena lavoreremo affinché si parli maggiormente di queste tematiche nel nostro territorio, nella speranza che rientrino a pieno titolo nelle politiche di welfare dei prossimi anni".

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