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Sono mamma di un bambino autistico di 10 anni e di un bambino di 8. La nostra vita prima del corona virus era molto simile a quella che stiamo vivendo ora per tutto quello che riguarda la vita sociale, in quanto aperitivi, cene, feste per chi ha un figlio autistico sono totalmente azzerate. La nostra vita è fatta di lavoro , terapie pomeridiane con educatori a casa e serate a pensare e ad organizzare al meglio gli interventi su nostro figlio autistico. In tutto questo non facciamo mancare nulla all’altro figlio più piccolo che però deve andare a compleanni o attività sportive sempre solo con uno dei due genitori.

Le ferie non esistono praticamente perché l’estate ci si divide prima un genitore poi l’altro per coprire la chiusura delle scuole. Attualmente in questo periodo di corona virus siamo tragicamente stravolti, senza scuola, senza terapie ,senza nonni e con le uscite ridotte al minimo stare in casa con un bambino autistico è stancante perché non è interessato a nulla, non gioca con niente e noi genitori dobbiamo comunque fare in modo che la giornata trascorra senza crisi (Per mio figlio anche solo non poter mangiare alla domenica il bombolone nella sua pasticceria può causargli una crisi ed una destabilizzazione poi da gestire ).Credo che ricorderò questo periodo quasi come il periodo più duro e più brutto della nostra vita ( al primo posto c’è stato solo il momento della diagnosi).

Fortunatamente tutti gli educatori ed insegnanti di nostro figlio sono quotidianamente presenti cercando di aiutarci e sostenerci. Nonostante  tutto siamo positivi e affrontiamo giorno per giorno la situazione rispettando le regole, e sperando che tutto questo finisca presto!!!

Marinella Drudi

La vita ai tempi del Coronavirus - Il diario dei nostri lettori

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