La testimonianza: "L'hanno massacrata di botte"

Picchiata a sangue con una violenza tale da romperle uno zigomo e un timpano. In attesa dell'autopsia che farà certezza sulle cause della morte di Wally Urbini, sono queste le prime immagini che si sono parate davanti a chi ha visto il corpo dell'anziana di 89 anni uccisa per mano assassina a casa sua mercoledì. Era a terra riversa in una pozza di sangue a faccia in su con i pugni tesi contratti in posizione difensiva. Sulla bocca aveva una sciarpa stretta con un doppio nodo forse per non farla gridare.

Ad un fianco riporta una ferita causata da un corpo contundente tipo un “punteruolo” che non è stato ritrovato sul luogo del delitto. Da questa ferita non è uscito molto sangue quindi c'è l'ipotesi che il colpo sia stato inferto a cuore ormai fermo come ad infierire sull'anziana. Addosso aveva gli abiti da casa di chi si prepara per la notte.

Secondo le prime ipotesi pare che in casa mancasse poco: tre fedi d'oro e un centinaio di euro che venivano dati regolarmente dal figlio alla anziana per le piccole spese. Secondo diverse testimonianze la donna era una persona loquace, ma che non dava confidenza agli estranei. Cosa che fa riflettere visto che secondo le prime ipotesi Wally avrebbe aperto le porte al proprio carnefice.

La donna è stata ritrovata in una stanza da studio con una grande libreria una scrivania e un letto (foto). Chi ha visto il corpo della donna ha usato un'espressione molto cruda che descrive la scena: “L'hanno massacrata di botte”. Resta quindi un mistero il movente che ha spinto ad un gesto insano, violento e brutale. Il procuratore Alessandro Mancini ha nominato il medico legale per l'autopsia per capire esattamente a che ora, come e con precisione, sia morta l'anziana.