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Cronaca

L'attivista politico Davide Fabbri vince in tribunale: il Comune dovrà pagargli 10mila euro

Il Comune di Cesena dovrà pagare più di 10mila euro per le spese legali di Davide Fabbri, ex consigliere comunale, blogger e attivista spesso in prima linea sui temi più caldi della città

Il Comune di Cesena dovrà pagare più di 10mila euro per le spese legali di Davide Fabbri, ex consigliere comunale, blogger e attivista spesso in prima linea sui temi più caldi della città, per ultimo quello della fine dell’ex Cassa di Risparmio di Cesena (Fabbri è a capo di un agguerrito comitato di azionisti). Fabbri, infatti ha vinto una causa in tribunale contro il municipio.
Il Comune di Cesena sarà costretto a rimborsare a Davide Fabbri le spese legali affrontate ai tempi in cui ricopriva il ruolo di consigliere comunale della città, esercitando le funzioni di amministratore pubblico. Fabbri venne querelato da un imprenditore per critiche politiche che gli vennero mosse. Non solo. Dovrà pagare anche le spese processuali del procedimento civile messo in piedi presso il tribunale di Forlì da Davide Fabbri contro il Comune che gli negava la copertura delle spese legali per la prima vertenza.

Spiega Fabbti: “Pertanto il Comune di Cesena sarà costretto a sborsare euro 10.600, anziché gli iniziali euro 5.300 richiesti da Fabbri. A pagare il doppio del dovuto, saranno tutti i cesenati, per errori - ancora una volta - compiuti dal sindaco Paolo Lucchi.  Il Comune di Cesena - su volontà nell'esercizio arrogante del potere da parte del sindaco Paolo Lucchi - ha sempre osteggiato la legittima richiesta di rimborso di spese legali per una vicenda sorta nel lontano 2006”.

Davide Fabbri era stato querelato in sede penale - per il reato di diffamazione - da un importante imprenditore per una vicenda urbanistico-edilizia portata nelle sedi istituzionali del Consiglio comunale. Nel febbraio del 2007 il Pubblico Ministero aveva avanzato una richiesta di archiviazione del procedimento: "La condotta di Fabbri è rimasta nei parametri fissati dalla giurisprudenza e le affermazioni di cui il querelante si duole, non possono ritenersi lesive della sua reputazione". Veniva cioè riconosciuto il legittimo diritto di critica. Nell'agosto del 2011 il duello legale si era chiuso con un decreto di archiviazione delle accuse, con il ritiro della querela da parte dell'imprenditore.

A fronte di diverse richieste al Comune da parte di Davide Fabbri di rimborso delle spese sostenute nel processo penale, nel marzo del 2013 arriva il diniego definitivo da parte del municipio. “Per contrastare quest’assurda decisione del sindaco Lucchi, nel 2014 ho intrapreso una causa civile, che si è recentemente conclusa positivamente a mio favore con sentenza numero 634 depositata dal Tribunale Civile di Forlì il 6 agosto 2018”. Di  fatto quindi Fabbri si è visto riconoscere il diritto al pagamento delle spese legali nel primo processo ed anche le spese legali della seconda causa.

Di tutta questa vicenda, se ne parlerà lunedì in Municipio durante la Prima Commissione Consiliare, convocata alle ore 18.30. Verrà illustrata la delibera di rimborso di spese legali e di soccombenza del Comune a seguito della recente sentenza del tribunale civile di Forlì e riconoscimento di debito fuori bilancio. Tale delibera poi verrà discussa e votata nel Consiglio comunale già convocato per il 25 ottobre 2018.
 

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