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Cronaca

L'appello dei genitori: "Bambini reclusi in casa da 2 mesi, regole più chiare nella Fase 2"

"Abbiamo scritto ai sindaci perché le istituzioni si stanno dimenticando dei bambini, il 4 maggio i genitori andranno al lavoro, e i bambini dove andranno?"

Il comitato "Liberi Pensieri" si fa portavoce delle preoccupazioni dei genitori in vista della "Fase 2". Si chiede "più attenzione ai bambini che reclusi in casa da oltre 2 mesi e mezzo, si stanno ammalando e nessuno ne parla".

"Abbiamo scritto ai sindaci perché le istituzioni si stanno dimenticando dei bambini, il 4 maggio i genitori andranno al lavoro, e i bambini dove andranno?", si chiede il comitato, che ha anche intervistato uno dei massimi esperti in Europa della Outdoor Education, il Prof. Roberto Farnè docente dell'Università di Bologna.

"Abbiamo voluto sentire anche il parere di un importante esperto – afferma Massimo Marziari, presidente del comitato - in quanto in molti stanno riscontrando manifestazioni di crescente disagio nei propri figli. Il prof. Farne ha dato delle importanti risposte che vogliamo condividere con i sindaci dei nostri comuni. Rappresentiamo tante famiglie, molte delle quali allarmate per lo stato di salute dei propri figli durante questa quarantena. Sono trascorsi due mesi e continuano a essere segregati in casa, allontanati dai loro affetti, privati della socializzazione, del sole e del movimento, li vediamo sempre più dipendenti dai social e dal- la realtà virtuale, si stanno ammalando".

" In questa prima fase, non sono ben chiare le regole alle quali dobbiamo attenerci o come ci si deve comportare negli spostamenti, spesso interpretate in modo diverso da comune a comune. A causa di questa incertezza, e dei conseguenti episodi di conflittualità sociale, i genitori preferi-scono non uscire, esponendo però bambini e ragazzi a problemi di salute. Fidatevi di noi, abbiamo dimostrato estrema responsabilità fino ad oggi, rispettando le regole im- poste da questa emergenza, ora è necessario programmare con estrema chiarezza la fase 2 per consentire, nel rispetto delle regole, una graduale ripresa della socialità dei bambini. Siamo certi – continua Marziari – di interpretare il sentimento di tanti genitori e ci aspettiamo che i nostri sindaci facciano loro il nostro appello". 

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