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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cesenatico

“Io al diabete non la do vinta", a Cesenatico un incontro sulla prevenzione

Relatore sarà il dottor Giovanni Calbucci, Medico specialista in malattie metaboliche e diabetologia

Mercoledì 30 Gennaio alle 20.45, al Circolo Arci di Borella di Cesenatico (via Cesenatico 222) si terrà il terzo e ultimo degli incontri sul tema della prevenzione e della promozione della salute.  “Io al diabete non la do vinta. Il diabete di tipo 2”. Relatore è il dottor Giovanni Calbucci, Medico specialista in malattie metaboliche e diabetologia.

Incontro dedicato ad una patologia molto diffusa e molto spesso sottovalutata: Il diabete mellito di tipo 2, che è di gran lunga la forma di diabete più frequente (interessa il 90% dei casi) ed è tipico dell’età matura.  In Italia, come nel mondo il diabete è in problema in aumento. Sono oltre 3,5 milioni le persone affette da diabete, pari a circa il 7% dell’intera popolazione e si stima che nel 2050 le persone colpite saliranno a 5 milioni circa il 9%. Secondo stime attuali, si contano nel mondo circa 415 milioni di soggetti affetti da diabete mellito, un numero destinato ad aumentare fino a raggiungere i 650 milioni nel 2040.  

Il diabete è una malattia cronica, dalla quale non si guarisce, caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina. Questo tipo di diabete è detto non insulino-dipendente perché l’iniezione di insulina esterna, a differenza del diabete di tipo 1, non è di vitale importanza.

Accorgersene per tempo non è facile. I sintomi non sono generalmente evidenti come nel diabete di tipo 1, vengono facilmente ignorati e la scoperta del diabete può avvenire in modo del tutto casuale, ad esempio durante un check-up. La diagnosi di questa forma di diabete, pertanto, può essere anche molto tardiva (mesi o anni) e, per questo motivo, è facile riscontrare al momento della diagnosi la presenza di complicanze in stato avanzato. 

Le cause alla base dell’insorgenza della malattia vanno generalmente ricercate in fattori ereditari ed ambientali.  All’ereditarietà si affiancano aspetti caratteristici della persona quali l’obesità: le cellule hanno bisogno di zucchero per vivere, tanto maggiore è il numero di cellule da alimentare tanto maggiore sarà il fabbisogno di insulina. Nelle persone obese, quindi, l’insulina viene prodotta ma non in quantità sufficiente.

La vita sedentaria, lo stress e alcune malattie ricadono nell’elenco dei fattori ambientali scatenanti. Esse impongono al pancreas un lavoro aggiuntivo poiché aumentano il fabbisogno di glucosio e quindi di insulina.

Anche l’età gioca il suo ruolo: l’invecchiamento dell’organismo si riflette sulla funzionalità di tutti gli organi, non ultimo il pancreas che, invecchiando, non è più in grado di rispondere prontamente alla richiesta di insulina ricevuta. 

Il diabete di tipo 2 è la principale causa non-traumatica di cecità e insufficienza renale cronica (più della metà di dei diabetici in dialisi sono diabetici di tipo 2) e comporta un rischio da due a quattro volte maggiore di malattie cardiovascolari (cardiopatia ischemica e ictus) e un aumento di venti volte del rischio di amputazione degli arti inferiori
Come si tiene sotto controllo la glicemia e, soprattutto, è possibile prevenire il diabete e come? Ne parlerà Giovanni Calbucci, medico specialista in Malattie Metaboliche e Diabetologia, con una lunga esperienza lavorativa presso il Centro Antidiabetico dell’Ospedale Bufalini di Cesena

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