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Cronaca

“Inquinamento e cambiamenti climatici", il ciclo di conferenze nel quarantennale dell'Arrt

Nella Sala Eligio Cacciaguerra del Credito Cooperativo Romagnolo la prima del ciclo di conferenze nel quarantennale dell’ARRT

Lunedì sera si è svolta nella Sala Eligio Cacciaguerra del Credito Cooperativo Romagnolo la prima del ciclo di conferenze nel quarantennale dell’ARRT dal titolo “Inquinamento e cambiamenti climatici: effetti sulla salute”.       
                                                                                                                                                        
Dopo l’introduzione di Pier Antonio Marongiu, ha preso la parola il presidente ARRT, Franco Urbini, per illustrare che si è ritenuto di  realizzare un ciclo di conferenze sull’inquinamento e l’ambiente, che molto spesso causano il processo oncologico come conoscenza e prevenzione per le persone.       

 Si sono succeduti, quindi, come relatori della serata il professor Gianni Tamino (docente di Biologia all’università di Padova e componente del comitato scientifico ISDE Italia) e Michele Bruzzi di Fridays For Future Cesena. Il Professor Tamino ha esposto in maniera chiara e precisa "gli impatti di inquinamento e cambiamento climatici originati dall’economia “lineare” che l’uomo ha realizzato a partire dalla rivoluzione industriale e che produce rifiuti e inquinamento.  Si originano così combustione di sostanze di origine fossile o di biomasse: produzioni industriali, centrali elettriche, riscaldamento delle abitazioni, trasporti ecc. che insieme provocano un pesante inquinamento atmosferico e un rilevante effetto serra.  Ne consegue un progressivo aumento delle temperature medie con incremento di eventi meteorologici estremi. E’ necessario ripristinare l’economia “circolare” della natura - oggi calpestata - che sa come autogestirsi".                                                                                                                                                                                                                                                      Michele Bruzzi ha affrontato il problema della crisi climatica e ambientale ripercorrendo "la storia del pensiero ambientalista attraverso le varie fasi del suo sviluppo, con particolare attenzione alla presa di coscienza dell’inequivocabile problema centrale di questo secolo: il surriscaldamento globale. Quali le sfide che l’attuale emergenza climatica pone a livello scientifico, politico-economico e culturale?  Una nuova società industriale, nuova cultura dei consumi, cambiamento culturale.  La relazione ha illustrato alcune delle possibilità a disposizione per affrontare il problema, in particolare l’esigenza che l’informazione sul clima sia adeguatamente divulgata dai mass media e che si predispongano immediatamente, con un coinvolgimento totale, tutti gli interventi per evitare che il cambiamento climatico divenga irreversibile". 
 

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